Dario Caropreso: “Il 9 carati ha bisogno di essere comunicato correttamente ai consumatori”

Cierre Gioielli continua la sua produzione in oro 18 carati


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Terza generazione della famiglia Caropreso, che ha fondato e sviluppato il marchio Cierre Gioielli, Dario insieme alla sorella Alessia ne conserva con orgoglio l’eccellenza artigianale tutta Made in Italy.


◗ La produzione dell’azienda è concentrata sul 18 carati e le attuali tendenze del mercato, con un 9 carati sempre più in voga, non sembrano avere scalfito al momento le certezze dell’azienda riguardo ad altre possibili opzioni:

“Questa nuova moda del 9 carati è chiaramente dovuta all’inflazione e al prezzo dell’oro che rispetto a 10 anni fa è triplicato; è un trend che sta suscitando opinioni contrastanti. Da un lato soluzione accessibile per chi desidera gioielli senza spendere troppo, dall’altro prodotto meno prezioso rispetto a uno con maggiore percentuale di oro puro e che potrebbe non offrire lo stesso valore a lungo termine. Abbiamo già avuto diverse richieste che contemplano il 9 carati, sia da clienti che da produttori, e in futuro non escludiamo che possa esserci una produzione continuativa. Per adesso restiamo cauti e non abbiamo ancora inserito articoli 9 carati in catalogo. È chiaro che sarà il consumatore finale ad avere ragione come sempre e ad indirizzare le nostre strategie” commenta Dario Caropreso. 

◗ L’impatto dal punto di vista commerciale è evidente perché cambia e si amplia il target. Non pensate di mancare in parte il bersaglio?

“Indubbiamente i risvolti possono essere interessanti per avvicinare nuovi target e spostare il mercato verso range di acquisto più bassi, ma il nostro mercato al momento ha il suo core nella produzione Premium Product.”

◗ Per un consumer non esperto diventa difficile districarsi nella giungla delle carature e a quel punto la differenza può farla solo la trasparenza nella comunicazione,

“Il 9 carati è praticamente identico al 18, il consumatore difficilmente saprebbe distinguerli – spiega Caropreso.  “Durezza e resistenza ai graffi e all’usura sono pur sempre caratteristiche che ne garantiscono qualità e durata, ma la differenza principale è nel valore, il 9 carati è più economico e accessibile, e nel peso, il 18 carati è leggermente più pesante, dato il maggiore contenuto d’oro puro. Quindi comunicare in modo trasparente con l’acquirente diventa un principio fondamentale”. 

◗ E con la sostenibilità che oggi è il grande paradigma della gioielleria e del lusso come la mettiamo?

“Oltre a durata, resistenza e minore presenza di oro, la sostenibilità dipende anche da altri fattori, come le pratiche di estrazione e la lavorazione dell’oro stesso. Oggi l’etica è una priorità a tutti i livelli. Pensare di poter spender meno per avere un gioiello può essere un vantaggio per chi non può permetterselo, ma che non mina chi invece ha potere d’acquisto e può permettersi articoli luxury.”


Dario Caropreso: “9-carat gold needs to be communicated clearly to consumers”

A third-generation member of the Caropreso family—the founders and developers of the Cierre Gioielli brand—Dario, together with his sister Alessia, proudly preserves the brand’s artisanal excellence, entirely Made in Italy.

Cierre Gioielli, led by Dario Caropreso, continues to focus on 18-carat gold production despite the rising popularity of 9-carat gold—a trend driven by inflation and the soaring price of gold. Caropreso acknowledges the growing interest and some requests from both clients and manufacturers, but the company remains cautious for now and has not yet added 9-carat items to its catalog. However, future production is not ruled out, with the market ultimately guiding their strategy.

From a commercial standpoint, 9-carat gold opens up access to new customer segments and more affordable price points, though the brand’s core remains in the premium product category. Caropreso stresses the importance of transparency in communication, especially since inexperienced consumers may struggle to distinguish between 9 and 18 carats. He also addresses sustainability, noting that ethical value isn’t just about gold content but also involves responsible mining and manufacturing practices. Lower-priced jewelry can be a solution for those with limited budgets, without diminishing the value of luxury offerings for higher-end clients.

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