Oroarezzo 2025, la tecnologia è protagonista

A.F.E.M.O. rafforza la sinergia tra innovazione e creatività

Nel cuore dell’eccellenza orafa italiana, Oroarezzo 2025 si prepara a mettere nuovamente sotto i riflettori la componente tecnologica della filiera, quella che lavora nell’ombra ma che rappresenta il motore silenzioso del settore. In prima linea, ancora una volta, c’è A.F.E.M.O. (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria), partner strategico della manifestazione.

Questa collaborazione con Oroarezzo rappresenta per A.F.E.M.O. più di una semplice partecipazione: è la conferma di una sinergia strategica,” afferma Massimo Poliero, presidente dell’associazione. “Oroarezzo è uno tra gli eventi fieristici maggiormente in grado di mettere in luce l’anima tecnologica del nostro settore, un’anima spesso silenziosa ma assolutamente fondamentale.”

La tecnologia non è solo un supporto al prodotto finito: ne è la genesi. Senza le macchine, i processi e l’innovazione continua, la creatività da sola non basterebbe. È proprio questo uno dei punti di forza della fiera: offrire visibilità a chi lavora “dietro le quinte”. “Oroarezzo ha il merito di offrire visibilità a chi sviluppa le macchine, i processi e le soluzioni. È un’occasione per mostrare concretamente come l’innovazione tecnologica incida sulla qualità, sulla sostenibilità e sulle performance del gioiello,” spiega Poliero.

Massimo Poliero

L’edizione 2025 sarà caratterizzata da un focus sempre più marcato sulla sostenibilità e sull’automazione intelligente. Tra le novità attese, spiccano la stampa 3D su metalli preziosi, trattamenti galvanici privi di sostanze nocive e macchine per catena e deformazione meccanica dotate di intelligenza artificiale integrata. “Ci aspettiamo un’attenzione crescente verso tecnologie a basso impatto ambientale, sia in termini di costi che di processi,” anticipa il presidente. “Sono soluzioni che non solo rispondono alle esigenze di personalizzazione del mercato, ma che ottimizzano anche l’uso delle risorse, aspetto oggi imprescindibile.

Oggi le aziende orafe operano in un contesto complesso e in continua evoluzione. Oscillazioni dei prezzi dei metalli, dinamiche geopolitiche e normative ambientali spingono verso processi più snelli ed efficienti. “Le aziende chiedono versatilità, sostenibilità e automazione,” sottolinea Poliero. “Cercano soluzioni che riducano l’uso di materie prime, aumentino il riutilizzo degli scarti e garantiscano qualità anche nelle produzioni flessibili.

Non è solo una questione di efficienza economica, ma anche di responsabilità ambientale. Il futuro dell’oreficeria passa attraverso tecnologie capaci di massimizzare ogni grammo di materiale e ridurre drasticamente gli sprechi. “Avere tecnologie capaci di massimizzare l’efficienza dei materiali è essenziale,” conclude Poliero. “Questo approccio risponde a una crescente responsabilità ambientale che tutti noi, come filiera, dobbiamo assumerci.

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Oroarezzo 2025: Technology Takes Center Stage

At Oroarezzo 2025, one of Italy’s premier jewelry trade shows, technology will once again play a leading role. A.F.E.M.O. (Association of Manufacturers and Exporters of Machinery for Goldsmithing) strengthens its strategic partnership with the event, emphasizing the crucial—but often unseen—technological backbone of the industry.

“More than just participation, this collaboration highlights a strategic synergy,” says A.F.E.M.O. President Massimo Poliero. He underscores that technology is not merely supportive but foundational to jewelry creation, enabling quality, sustainability, and performance.

The 2025 edition will spotlight smart automation and eco-friendly innovation, including:

  • 3D printing on precious metals
  • Non-toxic galvanic treatments
  • AI-integrated machinery for chain production and metal forming

Poliero notes a growing demand for versatile, efficient, and sustainable solutions that optimize resources and adapt to a changing global landscape.

In his words: “The future of jewelry lies in technologies that reduce waste, maximize material use, and reflect our shared environmental responsibility.”


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