«Oroarezzo è una finestra spalancata sulle bellezze del nostro territorio»

I risultati ottenuti dalla manifestazione targata IEG, rappresentano il frutto della sinergia che coinvolge gli stakeholder locali, affinché l’intera città continui ad essere protagonista con le iniziative di valorizzazione del distretto orafo e delle sue ricchezze culturali.

IEG – Italian Exhibition Group ha rafforzato con gli stakeholder locali (Camera di Commercio, Arezzo Fiere e Congressi, Comune di Arezzo, Provincia di Arezzo, Confindustria Federorafi) la valorizzazione del territorio per garantire un’esperienza di business non solo all’interno del quartiere – oggetto di interventi infrastrutturali per migliorare i servizi e l’esperienza di visita -, ma anche per godere delle bellezze della città. In questo percorso c’è il forte coinvolgimento di Arezzo, protagonista di iniziative capaci di valorizzare la grande tradizione del suo distretto orafo e le sue ricchezze artistiche e culturali, parte integrante dell’esperienza di visita per i buyer internazionali in arrivo dai principali mercati del mondo e per i compratori da tutta la penisola.

«Anche nel 2024 la manifestazione sarà una vetrina dell’eccellenza che sa esprimere il nostro territorio al meglio».

Alessandro Ghinelli
sindaco di Arezzo

“Ad ogni edizione Oroarezzo rinnova il sodalizio della città con IEG, le istituzioni, le associazioni e gli operatori del settore orafo di tutto il mondo – dice Alessandro Ghinelli, sindaco di ArezzoSono attratti non solo dalla migliore oreficeria e gioielleria Made in Italy, ma anche dall’unicità della ricchezza culturale di Arezzo, legata a doppio filo alla vitalità del comparto. Anche nel 2024 la manifestazione sarà una vetrina dell’eccellenza che sa esprimere il nostro territorio al meglio”.

«Il supporto della Provincia di Arezzo vuole andare incontro alle esigenze del mondo del lavoro ma anche della scuola, promuovendo percorsi di formazione che favoriscano l’inserimento dei giovani e la continuità della nostra tradizione di eccellenza».

Alessandro Polcri
Presidente della Provincia di Arezzo

Come ricorda il presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri: “Il distretto orafo aretino è un comparto trainante dell’economia provinciale e strategico a livello nazionale ed europeo. Il supporto della Provincia di Arezzo vuole andare incontro alle esigenze del mondo del lavoro ma anche della scuola, promuovendo percorsi di formazione che favoriscano l’inserimento dei giovani e la continuità della nostra tradizione di eccellenza. Sono temi centrali per l’agenda del settore, in primo piano anche a Oroarezzo, grazie alla sensibilità di IEG e al dialogo costante tra istituzioni, associazioni, aziende”.

«Sosteniamo tutte le fiere promozionali, a partire da Oroarezzo, finanziamo la partecipazione all’estero delle nostre aziende e siamo il secondo socio dell’Ente Fiera che mette a disposizione i padiglioni».

Massimo Guasconi
Presidente della Camera di Commercio di Arezzo – Siena

Oroarezzo ha la Camera di Commercio tra i suoi maggiori sostenitori. “Il settore orafo è centrale per l’economia aretina e quindi noi a maggior ragione abbiamo un rapporto forte con il territorio – dice il presidente Massimo GuasconiI dati in nostro possesso, fonte ISTAT, certificano esportazioni di gioielleria e bigiotteria in tutto il mondo per 3 miliardi e 491 milioni di euro nel 2023, con un segno positivo, un incremento del 9,4% rispetto al 2022. Se l’Italia, in termini di esportazioni nel mondo, rappresenta da sola il 40% dell’attività europea, per estensione possiamo senza dubbio affermare che il polo orafo aretino, primo in Italia come distretto produttivo, sia il polo europeo. La Camera di Commercio ha un laboratorio interno , uno dei tre laboratori camerali principali insieme a quello di Vicenza e di Alessandria-Asti, per i saggi sul titolo dell’oro e per tutte le marchiature dei prodotti per le nostre aziende, come prevede la recente Convenzione di Vienna. Il protocollo è particolarmente utile per le aziende, perché permette di far girare negli altri 21 Paesi un prodotto che ha già una marchiatura, dunque una garanzia. Sosteniamo tutte le fiere promozionali, a partire da Oroarezzo, finanziamo la partecipazione all’estero delle nostre aziende e siamo il secondo socio dell’Ente Fiera che poi mette a disposizione i padiglioni. Abbiamo dato un contributo importante per la realizzazione del Museo dell’Oro di Arezzo. La nostra attività affonda le radici nel tempo ed è legata ad un settore che è non solo di pregio ma anche di tradizione. Diamo una mano per reperire risorse e percorsi formativi. Ad Arezzo c’è una scuola statale, la Margaritone, che è un serbatoio costante al quale attingono le aziende per soddisfare le esigenze dettate dal ricambio generazionale continuo. Sosteniamo il must del gioiello insieme all’università: attraverso l’attivazione e la concessione di borse di studio, contribuiamo alla nascita di figure professionali formate ad hoc e che attengono all’attività di impresa, alla gestione aziendale, al marketing e alla pubblicità”.

«Arezzo vale un terzo dell’export toscano, ma vale anche un terzo delle esportazioni internazionali. Può essere senza dubbio definita città dell’oro».

Giordana Giordini
Presidente provinciale Confindustria Federorafi Arezzo

Giordana Giordini, presidente provinciale Confindustria Federorafi Arezzo, sottolinea “il forte spirito di collaborazione tra stakeholder per il bene del territorio, del distretto e della nostra città. Lavoriamo – aggiunge – per riportare Oroarezzo ai numeri pre Covid con 550 espositori. Nella maggior parte dei casi, si tratta di aretini, ma è molto forte anche la presenza di espositori provenienti da altre regioni italiane ed espositori internazionali”. Oroarezzo è non solo vetrina del gioiello ma anche veicolo di conoscenza delle bellezze del territorio. “Coccoliamo i buyer che vengono qui – dice Giordini – offriamo un’esperienza di business ma anche di città gradevole e del buon vivere, del cibo, del vino, dei monumenti, affreschi e musica. Abbiamo organizzato tour per visitare gli affreschi di Piero della Francesca, poi c’è il museo dell’oro all’interno del Palazzo della Fraternita. La nostra strategia è di sinergia forte tra gli stakeholder, affinché Arezzo si riposizioni come seconda fiera dell’oro dopo Vicenza. È in pole position, però, come distretto produttivo con le sue 1200 aziende, circa 10mila addetti che lavorano in questo settore, il cuore dell’attività economica della nostra città. Arezzo vale un terzo dell’export toscano, ma vale anche un terzo delle esportazioni internazionali. Può essere senza dubbio definita città dell’oro, perché in aggiunta al 70% delle sue aziende con brand o unbranded c’è un altro 30% composto da aziende contoterziste per i grandi marchi del lusso: Chanel, Louis Vuitton, Bulgari, Prada, Tiffany. Attraverso la collaborazione con Beppe Angiolini, art director di Oroarezzo, facciamo in modo che il quartiere fieristico diventi sempre più contenitore di lusso”.

«Lo sforzo congiunto con IEG per valorizzare al meglio questo appuntamento internazionale ci vede impegnati in una progressiva riqualificazione della struttura».

Ferrer Vannetti
Presidente Arezzo Fiere e Congressi

Infine, anche Ferrer Vannetti, presidente Arezzo Fiere e Congressi conferma il valore della sinergia: “Siamo lieti di accogliere aziende e operatori internazionali ad Arezzo Fiere e Congressi in occasione di Oroarezzo, fiore all’occhiello nel calendario di eventi della città. Lo sforzo congiunto con IEG per valorizzare al meglio questo appuntamento internazionale ci vede impegnati in una progressiva riqualificazione della struttura, che già nell’edizione 2023 ha visto servizi e spazi rinnovati; un dialogo proficuo che prosegue per garantire un successo sempre maggiore agli eventi orafi aretini”.

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