Museodel Gioiello, non solo esposizione ma vero centro per la cultura orafa

Amenduni: “dopo il Covid abbiamo deciso di adottare una gestione manageriale più accentuata che potesse fare da collante con l’industry”

“L’obiettivo è duplice: esaltare e sottolineare ma anche preservare le eccellenze manifatturiere del territorio attraverso l’esposizione museale.
È una visione non solo locale, ma ampliata all’eccellenza made in Italy. Nel corso del tempo, il museo ha subito una evoluzione. Si è posto a supporto dell’industry italiana agendo come volano del nostro settore. Dopo la pandemia da Covid 19, abbiamo riaperto con un nuovo indirizzo, scegliendo una gestione manageriale più accentuata, che potesse far da collante con l’industry e creare legami più forti con la città – ci racconta Michela Amenduni responsabile marketing J&F di IEG e direttrice gestionale del museo.

Le nove sale tematiche, curate negli allestimenti dallo studio Urquiola (Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Futuro) permettono di scoprire le meraviglie della gioielleria Made in Italy grazie alla mostra permanente “Gioielli Italiani”, curata da Alba Cappellieri, che celebra le migliori storie orafe nazionali con pezzi iconici firmati da artisti, artigiani, designer e grandi maison. Nella Sala Simbolo, ad esempio, si indagano le simbologie del gioiello, che può esprimere devozione, amore, amicizia, tradizione. A proposito di tradizione, l’allestimento contempla anche vetrine dedicate a cammeo e corallo, il simbolo della lavorazione di Torre del Greco. Non indaghiamo il gioiello dal punto di vista cronologico ma tematico. Nella Sala Moda, mettiamo in evidenza il rapporto tra il gioiello e la moda, che poi si esprime anche attraverso il bijoux. Nella Sala Futuro, c’è l’esplorazione di ipotesi: lascia un interrogativo sui gioielli del futuro con attenzione alla sostenibilità e si spalanca una finestra su materiali sostenibili, frutto di sostenibilità sociale o tecnologici”.

Michela Amenduni, responsabile marketing Jewellery & Fashion di IEG e direttrice gestionale del museo


Tra le meraviglie custodite al suo interno c’è anche la celebre Corona della Madonna di Monte Berico realizzata nel 1900, assieme al pettorale votivo, una creazione unica composta di gioielli preesistenti ed ex-voto che le nobili famiglie vicentine hanno donato idealmente alla Santa patrona della città. Simbolo di devozione per eccellenza, è realizzata con diamanti, ametiste, rubini, zaffiri, perle e pietre colorate incastonate in oro bianco. Un’opera di alta oreficeria, emblema ancora oggi della lunga e prestigiosa tradizione orafa di Vicenza (risale al 1399 l’istituzione della “Fraglia degli Orafi”, corporazione degli artigiani del gioiello).


Il Museo del Gioiello è entrato nel circuito dei musei civici. “È possibile visitarci attraverso la card museale, ospitiamo workshop creativi organizzati per adulti con la designer Barbara Uderzo e laboratori per famiglie che servono per avvicinare le nuove generazioni all’arte orafa. Siamo al terzo anno di iniziative con sold out tutti i mesi. Ingraniamo anche con la didattica. Le scuole vengono tutto l’anno e si affidano ai nostri operatori didattici per scoprire attraverso percorsi interdisciplinari il mondo dell’arte orafa. Inoltre il Museo del Gioiello si rinnova periodicamente affiancando all’allestimento permanente mostre temporanee. Ad esempio si è svolta l’anno scorso in città una delle grandi mostre in Basilica Palladiana, curata dal Museo Egizio e noi come Museo del Gioiello abbiamo completato l’esperienza del turista con un approfondimento su amuleti dell’antico Egitto” – precisa la manager.

Corona della Madonna di Monte Berico

“IEG è coinvolta nella programmazione del VIOFF, il Fuori Fiera di Vicenzaoro con tour guidati e laboratori. E proprio nei giorni di fiera, il museo diventa punto di riferimento, snodo e approdo, luogo privilegiato di incontri, convegni, workshop. VIOFF contraddistinguerà il cuore della città di Vicenza con un’ampia offerta artistica, culturale e d’intrattenimento, per tutti i gusti e tutte le età, grazie a ricchissime novità e prestigiose collaborazione. L’11a edizione, dal 19 al 21 gennaio, si concentrerà su formazione e orientamento professionale, temi centrali per lo sviluppo della filiera dell’oro e del gioiello. Tra mostre, laboratori, dimostrazioni e contest, gli orafi di domani incontreranno il settore orafo e scopriranno come si è evoluta nel tempo Vicenzaoro”.

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