I Gioielli del Sole, le preziose riviere piacciono ad un pubblico sempre più giovane
Il marchio presenterà la nuova linea concentrata sulle tre principali pietre preziose al prossimo Open Tarì
I Gioielli del Sole, ovvero diamanti, pietre preziose e oro in proscenio. L’azienda tiene fede da sempre alla sua vocazione fondativa, costruire geometrie d’eleganza pura adoperando elementi puri come sono le migliori gemme disponibili sul mercato. E’ un canone di distinzione che strizza l’occhio alla classicità della gioielleria italiana ma nel contempo se ne distacca quanto basta per raggiungere una clientela anagraficamente molto diversificata. In che modo? Innestando minime varianti sul tema di base, disponendo tracce discretamente percettibili che, alla fine, decidono il carattere del gioiello e attraggono anche donne irriducibilmente ancorate al classico, oltre ad un pubblico sempre più giovane.
E’ così anche per l’ultima collezione che il marchio presenterà al prossimo Open, in programma al Tarì dal 3 al 6 maggio. La linea si concentra sulle tre principali pietre preziose, smeraldi, zaffiri e rubini, contornate da diamanti su oro bianco. Punto di forza sono le riviere, pensate ed organizzate per essere esibite dove e quando si vuole, al lavoro come durante una serata impegnativa. Ed anche qui fa gioco l’audacia nello scompaginare, in giusti limiti, i canoni classici per definire gioielli autorevoli ma spigliati, preziosi ma anche pratici: le riviere di gemme deviano abilmente donando fluidità al gioiello, le pietre preziose si alternano, si rincorrono, raddoppiano. Sono quelle minime varianti sul tema di base grazie alle quali niente appare mai uguale a prima.
The Jewels of the Sun, precious rivieras appeal to a younger and younger audience
The latest collection that Gioielli del Sole will present at the next Open, scheduled to be held at the Tarì from 3 to 6 May, focuses on the three main gemstones, emeralds, sapphires and rubies, surrounded by diamonds on white gold. The strong point are the rivieras, designed and organised to be displayed wherever and whenever one wants, at work or during a busy evening. And here, too, audacity plays its part in disrupting, within just the right limits, the classic canons to define jewellery that is authoritative yet easy-going, precious yet practical: the rivieras of gems deviate skilfully, giving fluidity to the jewel, the precious stones alternate, chase each other, double. These are those minimal variations on the basic theme thanks to which nothing ever looks the same.
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