
D.Or. Campania: una challenge per le nuove tecnologie e la sostenibilità nella gioielleria
L’iniziativa presentata durante il convegno “La Gioielleria italiana: eccellenza del made in Italy tra identità e innovazione”
Il binomio identità-innovazione e le sfide dell’industry campana del gioiello per il futuro sono state al centro di tre panel di approfondimento tenutisi al Centro orafo il Tarì a cura di Distretto orafo campano e Regione Campania, in occasione della Giornata nazionale del made in Italy.

Ad un anno dalla sua costituzione, il D.Or. Campania prosegue infatti con l’obiettivo di valorizzare innovazione e sostenibilità nella filiera. Un percorso che al Tarì è già partito, in collaborazione con il laboratorio ESG di Intesa Sanpaolo, per accrescere nelle aziende la consapevolezza di quanto il tema della organizzazione e della trasparenza siano elementi di forza, nella rappresentazione dell’azienda attraverso il Bilancio integrato, e attraverso la definizione di obiettivi misurabili a medio lungo termine in tutti gli ambiti ESG.
“Abbiamo fatto molto in questo primo anno, ma siamo solo all’inizio”, ha dichiarato il presidente Vincenzo Giannotti. “Il nostro obiettivo è accompagnare le aziende verso il futuro, fornendo strumenti concreti e idee per far brillare il brand del gioiello campano nel mondo”.

Nel corso degli interventi è emersa l’esigenza di valorizzare nel sistema del Made in Italy tutti gli aspetti della tradizione e della cultura che appartengono al territorio, con il supporto del mondo della formazione, dalle scuole tecniche all’Università e delle academy di settore. Il Distretto conta oggi 2.588 aziende e oltre 5.100 addetti, con un forte radicamento nelle province di Napoli e Caserta. Le scuole di riferimento – come la Tarì Design School, la Scuola Bulla e l’Istituto Degni – rappresentano un patrimonio formativo in grado di garantire il ricambio generazionale e lo sviluppo di nuove competenze.
Sul fronte economico, l’export della gioielleria campana ha superato i 39 milioni di euro, con una crescita media annua del 7,3% negli ultimi cinque anni. I mercati più attivi sono Stati Uniti, Emirati Arabi, Hong Kong e l’Europa. Un ruolo importante è giocato anche dal turismo, con oltre il 24% degli acquisti di gioielli Made in Italy effettuati da visitatori stranieri, secondo uno studio ICE.

Momento clou della giornata è stato l’annuncio ufficiale della nuova Challenge di Open Innovation promossa dal D.Or., che sarà lanciata il 5 maggio. Aperta a start-up, designer, PMI innovative e ricercatori, la challenge punta a individuare nuove applicazioni di tecnologie e materiali sostenibili nel settore orafo. Il percorso si concluderà a fine luglio con un Demo Day dedicato alla presentazione dei progetti selezionati.

La giornata, moderata dai giornalisti Nando Santonastaso (IL Mattino) e Giovanni Micera, (Preziosa Magazine), ha visto la partecipazione di figure di spicco tra cui l’assessore regionale Antonio Marchiello, Giuseppe Nargi di Intesa Sanpaolo, Alessia Crivelli di Federorafi, e numerosi accademici, innovatori e rappresentanti istituzionali, a conferma che la gioielleria campana è pronta per un nuovo corso, con lo sguardo rivolto all’innovazione e al talento delle nuove generazioni.
D.Or. Campania Launches Open Innovation Challenge for Sustainable Jewelry Technologies
During the conference “Italian Jewelry: An Excellence of Made in Italy Between Identity and Innovation”, held at the Tarì Jewelry Center, the Campania Jewelry District (D.Or. Campania) announced a new Open Innovation Challenge focused on sustainable technologies and materials in the jewelry sector.
Marking one year since its foundation, D.Or. Campania—supported by the Campania Region—is continuing its mission to promote innovation and sustainability within the jewelry supply chain. In collaboration with Intesa Sanpaolo’s ESG Lab, they are helping companies embrace transparency, long-term ESG goals, and integrated reporting.
President Vincenzo Giannotti emphasized the goal of equipping local companies with tools and ideas to make Campanian jewelry shine globally. The event also highlighted the importance of education and generational renewal, with key institutions like Tarì Design School, Scuola Bulla, and Istituto Degni playing a central role.
The Campania jewelry district includes 2,588 companies and over 5,100 employees, mainly located in Naples and Caserta. Exports have surpassed €39 million, growing at an average annual rate of 7.3% over the past five years. Major export markets include the U.S., UAE, Hong Kong, and Europe. Tourism also plays a key role, with foreign visitors accounting for over 24% of jewelry purchases in Italy.
The Open Innovation Challenge, launching on May 5, is open to start-ups, designers, innovative SMEs, and researchers. It aims to explore new sustainable solutions for the jewelry industry. Selected projects will be showcased at a Demo Day at the end of July.
The event featured notable speakers including Campania’s Regional Councillor Antonio Marchiello, Intesa Sanpaolo’s Giuseppe Nargi, Federorafi’s Alessia Crivelli, and other academics and innovators, underscoring the region’s commitment to a forward-looking and talent-driven jewelry sector.

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