Chiara Ferragni ai CNMI Sustainable Fashion Awards

Sostenibilità. Se ne parla tanto, ma cosa facciamo concretamente perché da aggettivo diventi una missione per il territorio, per il pianeta – per sé stessi, con quel pizzico di individualismo che in alcuni casi può fare da sprone. Per essere più responsabili, prima di un qualsivoglia acquisto, basterebbe chiedersi: mi serve davvero?

Qualcuno ha già fatto lavori straordinari ma per un domani migliore servono anche i piccoli gesti quotidiani. A premiare le grandi iniziative ci ha pensato la Camera Nazionale della Moda Italiana, e la Ethical Fashion Initiative dell’Agenzia delle Nazioni Unite ITC in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation. Per incoraggiare ad investire ancora nella sostenibilità ha assegnato i CNMI Sustainable Fashion Awards a personalità e altre realtà virtuose che si sono fatte notare nel settore della moda italiana e internazionale per visione, innovazione, artigianalità, inclusività, economia circolare, diritti umani e giustizia ambientale.

Pendente e orecchino Tiffany & Co. di Elsa Peretti

Quest’anno la cerimonia si è tenuta al Teatro alla Scala, tra gli ospiti anche Chiara Ferragni – membro dell’Advisory Committee per l’iniziativa no profit “Camera Moda Fashion Trust” – che in più occasioni ha avuto modo di dimostrarsi regina della sostenibilità ambientale e del riciclo: per l’occasione ha indossato un capo vintage firmato Gucci, un abito della collezione Autunno/Inverno 1996 disegnato da Tom Ford, e gioielli Tiffany & Co., il pendente Bottle in oro giallo di Elsa Peretti® e l’orecchino High Tide Earrings in oro giallo sempre Elsa Peretti®.

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