La kermesse vicentina “All at once” si conferma punto di riferimento europeo per gli operatori del settore orafo gioielliero.

Una fiera svoltasi in totale sicurezza con i mille i brand presenti nei quartieri del padiglione fieristico principale e 140 quelli nell’area dedicata a TGold con i macchinari e le tecnologie dei preziosi. Grande soddisfazione espressa anche dagli espositori di Vo’Clock Privé dedicata agli orologi. «Grande fermento del settore – conferma Corrado Pieraboni, AD Italian Exhibition Group – in quella che è la manifestazione del made in Italy e non solo che continua ad essere al centro del settore anche fuori dal nostro Paese, confermiamo infatti la prossima edizione di Dubai e nel secondo trimestre dell’anno annunceremo quella che sarà la seconda tappa internazionale di VicenzaOro».

127 i paesi di provenienza (per il 53% stranieri) dei visitatori con un interessante presenza di Spagna, Germania, Francia, USA e Grecia. Grande entusiasmo della community del gioiello che però non ha voluto dimenticare il complesso momento storico, ad accogliere gli ospiti, infatti ,c’era la scultura di Lorenzo Quinn simbolo di pace e di unione dei popoli.

«Abbiamo dati statistici molto incoraggianti
– ha confermato anche Giorgio Villa, il presidente del Club degli Orafi – e speriamo che l’onda di ottimismo continui a crescere».

Secondo le analisi più recenti nel 2021 il comparto ha registrato un giro di affari pari a 8,8 miliardi di euro con l’export del made in Italy in crescita del 15,7% rispetto al 2019 e del 54% sul 2020; infatti, «nel 2021 il settore orafo ha dimostrato una capacità eccezionale di recupero – ha ricordato Stefania Trenti della Direzione Studi e Ricerche Intesa San Paolo – con una crescita del fatturato»

https://www.vicenzaoro.com/it/

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