‘Stile Milano – Storie di eleganza’, una mostra immersiva nella moda e nel costume

Misani

Una delle espressioni del Quadrilatero della Moda, il settecentesco Palazzo Morando, ospita, fino al 29 marzo, ‘Stile Milano – Storie di eleganza’, una mostra, ideata da Mara Cappelletti, a cura di Mara Cappelletti e Cristina Ongania, tesa a documentare lo stretto rapporto tra abito e gioiello. Un percorso fatto di metalli preziosi, di gemme, di drappeggi e di tessuti, tanti elementi che in osmosi con le epoche interpretano gli stili dagli anni ‘50 ai giorni nostri e che portano le firme tra gli altri dei gioiellieri Calderoni, Faraone, Buccellati, Cusi e delle sartorie Jole Veneziani, Biki, Vanna, Gigliola Curiel, Germana Marucelli, Fercioni, Maison con identità ben definite che per le proprie clienti hanno realizzato gioielli ed abiti personalizzati dando il là nel riconoscere in Milano il cuore pulsante della moda mondiale.

Copia di abito anno 1987

Questa preziosa creatività, dietro cui c’è il lavoro certosino di esperti artigiani, spesso donne, è anche la storia dei radicali cambi di direzione dei costumi, una storia ben raccontata a partire dall’allestimento, ideato da Maurizio Favetta e Antonio Pio Giovanditto, che proietta il pubblico nel boom degli anni ’50, nella ventata rivoluzionaria che ha agitato gli anni ’60, nel 1970, ovvero gli anni di piombo, negli spensierati anni ’80 che fluirono poi nel pop degli anni ’90, nel nuovo millennio e nella più recente crisi mondiale.

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Per l’occasione, il Centro Produzione Rai di Milano, con Rai Teche, ha realizzato cinque clip come una ‘immersione’ nel tempo e nella realtà aumentata grazie ad una modella inserita in una scenografia virtuale che richiama il decennio in considerazione, e attraverso grafiche con informazioni su dettagli dei tessuti, ricami e gioielli.

Con la consulenza di Mara Cappelletti e con immagini delle Teche Rai, inoltre, la regista Barbara Silvello ha realizzato il documentario “Gli stili di Milano”, diviso in tre sezioni: “La prima della Scala: il glamour del foyer”, “Le sartorie milanesi e la nascita del made in Italy”, e “I gioielli a Milano tra tradizione e innovazione”.

La collaborazione con il Centro di Produzione Rai di Milano, come ha spiegato Mara Cappelletti: “Ha permesso inoltre una ricostruzione e un’interpretazione dello stile, rendendo accessibile al pubblico un percorso che riporta nel presente quello che era la realtà dei diversi periodi del passato riguardante la città e i suoi personaggi. La ricerca ha permesso anche di rileggere, attraverso alcune delle penne più ironiche, intelligenti e fantasiose del giornalismo italiano, tra cui Camilla Cederna, Lina Sotis e Marisa Rusconi, i modi e le mode dell’uso e dell’acquisto del gioiello sullo sfondo degli avvenimenti sociali ed economici che hanno, in maniera diretta o indiretta, contribuito ai cambiamenti dello stile dal dopoguerra al giorno d’oggi.”

In via Sant’Andrea, 6. Ingresso libero

 

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