Sotheby’s Arts of the Islamic World & India a Londra

All’asta due paia di occhiali con gemme come lenti, senza pari nella storia

Gate of Paradise

Occhiali preziosi con lenti di diamanti e smeraldi di qualità e purezza eccezionali, unici al mondo, rispettivamente l’Halo of Light (gloria della luce) e il Gate of Paradise (porta del paradiso), appartenuti alla dinastia Mughal. Questi oggetti straordinari provenienti da un tesoro principesco sconosciuto, sono stati realizzati da un artista di indiscutibile abilità che, come ha confermato Sotheby’s, ha intagliato le lenti dell’Halo of Light da un singolo diamante de 200 carati trovato a Golconda, regione negli attuali stati indiani di Andhra Pradesh e Telangana, mentre quelle del Gate of Paradise da uno smeraldo colombiano di 300 carati.

Halo of Light

Andranno all’asta da Sotheby’s Londra il 27 ottobre prossimo, con base d’asta che si aggira tra i 2,1 e i 3,5 milioni di dollari ciascuno, e saranno esposti per la prima volta al pubblico a Hong Kong dal 7 all’11 ottobre e a Londra dal 22 al 26 ottobre.

Queste straordinarie curiosità mettono insieme una miriade di fili: dalla maestria tecnica del tagliatore e il genio dell’artigianato alla visione di un mecenate che ha scelto di realizzare due paia di occhiali del tutto diversi da qualsiasi cosa mai vista prima. Sono senza dubbio una meraviglia per gemmologi e storici, ed è una vera emozione poter portare alla luce questi tesori e offrire al mondo l’opportunità di meravigliarsi della loro brillantezza e del mistero dietro la loro creazione”. Edward Gibbs, presidente di Sotheby’s Middle East & India

L’artista che li ha realizzati ha tagliato un diamante, del peso di oltre duecento carati, e uno smeraldo, del peso di almeno trecento carati, per realizzare due capolavori di cui non è noto alcun esempio comparabile. Nel 1890 circa, le lenti furono inserite in nuove montature, decorate con diamanti taglio rosa. Il mecenate originale per il quale furono commissionati rimane sconosciuto, ma derivano da un ricco periodo di conquiste artistiche e architettoniche durante i regni del Grande Moghul degli imperatori Akbar (1556-1605), Jahangir (1605-1627), Shah Jahan (1627 -1658) e Aurangzeb (1658-1707).

Come riporta la ‘Storia naturale’ di Plinio il Vecchio, tomo sopravvissuto all’Impero Romano, già l’imperatore Nerone faceva uso di occhiali con gemme verdi quando assisteva agli spettacoli dei gladiatori; secoli dopo, da un inventario del tesoro di Carlo V di Francia, si evince un caso di berilli (famiglia di pietre preziose tra cui smeraldo e acquamarina) incorniciati come occhiali; in India, invece, a seguito della tragica morte dell’amata moglie di Shah Jahan – in onore della quale fu costruito il Taj Mahal – si racconta che l’imperatore abbia pianto così tante lacrime da aver bisogno di pietre di smeraldi per riposare gli occhi.

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