Prezzo dei diamanti, la stampa internazionale crea allarmismi ma gli operatori gettano acqua sul fuoco

La stampa internazionale alza l’attenzione sul mercato dei diamanti: Alrosa sospenderà temporaneamente la vendita di diamanti grezzi nei mesi di settembre e ottobre per rimediare al divario tra domanda e offerta; De Beers non ha intenzione di ridurre le vendite ma avrebbe indicato ai propri clienti la possibilità di ritirare alcune merci più piccole dai lotti che sono tenuti ad acquistare.

Si racconta di prezzi in caduta libera ma questo scenario non trova riscontro nel mercato degli operatori.

Luigi Cosma, Presidente Borsa Diamanti d’Italia

«Il calo fisiologico c’è ma è lieve ed è conseguenza del momento particolare che vive l’economia»

Luigi Cosma Presidente Borsa Diamanti d’Italia

I prezzi non sono assolutamente in caduta libera – dice Luigi Cosma, presidente Borsa Diamanti d’ItaliaC’è stata una diminuzione che oscilla tra il 5% e il 12% per alcune categorie, ad esempio il carato, il mezzo carato, 50 e 70 punti, ed è legata al colore, alla purezza. La merce più piccola, che va dai 25 punti in giù, ha tenuto il prezzo: non è assolutamente in discesa. Le pietre di fantasia e colorate, inoltre, sono le più richieste. Dunque il calo fisiologico c’è ma è lieve ed è conseguenza del momento particolare che vive l’economia: crisi energetica, prezzo della benzina, mutui, aumento del tasso d’interesse producono una contrazione degli acquisti e la gente spende meno per il lusso. Non è un calo legato al diamante sintetico, che nell’ultimo anno è sceso dal 70% all’80%”.

Giuseppe Conte General Manager Conte Diamonds

«Per un triennio i prezzi sono cresciuti in maniera incredibile, addirittura triplicati per alcune carature. Dopo la spinta rialzista si assiste ad un lieve, fisiologico calo che sarà di breve periodo e non lungo»

Giuseppe Conte General manager Conte Diamonds srl

Opinione condivisa da Giuseppe Conte, General manager Conte Diamonds srl: “In questo momento non assistiamo ad una caduta a picco del prezzo del diamante ma ad un assestamento rispetto al prezzo che dovrebbe avere – spiega – È un assestamento fisiologico ed è anche una risposta strutturale a quanto abbiamo rilevato come buyer di diamanti da giugno 2020 a giugno 2023. Per un triennio i prezzi sono cresciuti in maniera incredibile, addirittura triplicati per alcune carature. Dopo la spinta rialzista si assiste ad un lieve, fisiologico calo che sarà di breve periodo e non lungo, dunque tra i 12 ed i 18 mesi. Poi dovrebbe iniziare un nuovo ciclo di ripresa. Ricordate che cosa accadde con l’oro nel 2009? Perse di colpo il 40% del proprio valore e tutti pensarono alla fine dell’oro come bene di rifugio, bene di investimento. Resta, invece, un bene solido e senza tempo. L’assestamento è legato anche alla stabilizzazione della domanda di gioielleria. Il prezzo dei diamanti va in parallelo con il mercato della gioielleria, che non vive un momento di crescita”. Riguardo la decisione di alcuni venditori, Conte commenta: “Un segnale importante è l’annuncio da parte di De Beers della chiusura della propria divisione dei diamanti sintetici. Accade perché la domanda non è ai livelli sperati, perché è un mercato anti economico. Se il prezzo dei diamanti sintetici scende rapidamente, comprano di nuovo i diamanti naturali, che conservano il proprio fascino e non potranno mai essere sostituiti dai lab grown”.

Sergio Sorrentino, owner Emotions Diamanti

«La flessione? Per alcune misure la perdita è del 5-6% ma con i ricarichi che ci sono al dettaglio si tratta di una perdita irrilevante, quasi non percepita»

Sergio Sorrentino owner Emotions Diamanti

Il commento di Sergio Sorrentino, owner Emotions Diamanti: “Attenzione agli allarmismi, non c’è alcun crollo dei prezzi. Il mercato vero non va nella direzione della caduta libera ma di una lieve flessione, che è anche conseguenza di guerre in atto. L’atteggiamento più responsabile da parte di Alrosa lo hanno già adottato alcuni produttori, da mesi. C’è la battaglia con il lab grown e adesso inizia un gioco tra due attori. Si prospetta l’inizio di ciò che tra anni diventerà inevitabile: il diamante sintetico resterà un prodotto di alta tecnologia, ma avrà sempre meno valore. La flessione? Per alcune misure la perdita è del 5-6% ma con i ricarichi che ci sono al dettaglio si tratta di una perdita irrilevante, quasi non percepita”. A fronte della volatilità dei prezzi, conviene in questo momento acquistare e tenere in cassaforte oppure desistere? “Dipende solo dalla propria tasca – risponde Sorrentino – Se c’è disponibilità, conviene sempre acquistare. In caso contrario, si segue l’andamento del mercato”. La flessione dei prezzi impatta sul mercato natalizio? Sì, ma in positivo, nel senso che l’altra faccia della medaglia è che scende il prezzo del diamante naturale e dunque diventa più alla portata. Si mette più in difficoltà il consumatore che può orientarsi su questo tipo di acquisto”.


Diamond prices, international press creates alarmism but traders throw water on the fire

The international press is turning its attention to the diamond market: Alrosa is temporarily suspending the sale of rough diamonds in September and October in order to remedy the gap between supply and demand; De Beers has no plans to reduce sales but has reportedly indicated to its customers that it will withdraw some smaller goods from the lots they are required to buy. There are reports of falling prices, but this scenario is not reflected in the traders’ market.

“Prices are by no means in free fall,” says Luigi Cosma, president of the Italian Diamond Exchange. “There has been a decrease ranging between 5% and 12% for some categories, for example carat, half carat, 50 and 70 points, and it is linked to colour, purity. The smaller merchandise, ranging from 25 points down, has held its price: it is by no means going down. Fancy and coloured stones, moreover, are the most in demand. So the physiological drop is there but it is slight and is a consequence of the particular moment that the economy is experiencing: the energy crisis, petrol prices, mortgages, interest rate rises are producing a contraction in purchases and people are spending less on luxury goods. It is not a drop related to synthetic diamond, which has fallen from 70 per cent to 80 per cent in the last year’.

This opinion is shared by Giuseppe Conte, General Manager Conte Diamonds srl: ‘Right now we are not witnessing a sharp fall in the price of diamonds but a settling compared to the price it should have,’ he explains. ‘It is a physiological settling and it is also a structural response to what we have observed as diamond buyers from June 2020 to June 2023. For a three-year period, prices grew incredibly, even tripling for some carats. After the bullish push, there will be a slight, physiological decline, which will be short-term and not long-term, i.e. between 12 and 18 months. Then a new upward cycle should begin. Remember what happened with gold in 2009? It suddenly lost 40% of its value and everyone thought of the end of gold as a refuge, an investment good. Instead, it remains a solid and timeless asset. The stabilisation is also linked to the stabilisation of demand for jewellery. The price of diamonds goes in parallel with the jewellery market, which is not experiencing a moment of growth’. Regarding the decision of some sellers, Conte comments: ‘An important signal is the announcement by De Beers of the closure of its synthetic diamond division. It is happening because demand is not at the expected levels, because it is an uneconomic market. If the price of synthetic diamonds drops rapidly, they buy natural diamonds again, which retain their charm and can never be replaced by lab grown.

The comment of Sergio Sorrentino, owner Emotion Diamanti: ‘Beware of alarmism, there is no price collapse. The real market is not going in the direction of a free fall but a slight downturn, which is also a consequence of ongoing wars. Alrosa’s most responsible attitude has already been taken by some producers, for months. There is the battle with lab grown and now a game between two players begins. It is the beginning of what will become inevitable years from now: the synthetic diamond will remain a high-tech product, but it will have less and less value. The downturn? The average loss is 5-6%, but with the mark-ups there are at retail, it is an insignificant, almost unperceived loss’. In view of the volatility of prices, is it worthwhile at this time to buy and hold or to desist? ‘It depends only on one’s pocket,’ Sorrentino replies, ‘If there is availability, it is always worth buying. If not, you follow the market trend’. Does the fall in prices impact the Christmas market? “Yes, but positively, in the sense that the other side of the coin is that the price of natural diamonds falls and therefore becomes more affordable. It makes it more difficult for the consumer to orientate himself on this type of purchase’.

1 Comment

  • Isidoro Fusco

    leggo con attenzione e per chi come me ha qualche annetto in più ed ha vissuto l’evento del mercato dei quarzi, rimane sempre scettico nell’ analisi di mercato che leggo. Sinceramente penso che se non si allineranno le condizioni di prezzo dei diamanti naturali con l’economia che ci ritroviamo sarà molto dura mantenere i prezzi dei naturali, anche perché le sintesi o labgrown sono alla portata di chiunque voglia regalarsi un diamante di dimensioni più grandi. Spero di sbagliarmi e ricredermi. Buon lavoro agli analisti di mercato.

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