CIBJO: il Comitato per la Tecnologia pubblica il rapporto sull’impatto della realtà virtuale nella gioielleria

Il Comitato per la Tecnologia, guidato da Stéphane Fischler, ha preparato il decimo rapporto speciale pre-congressuale dedicato al CIBJO 2023 che si terrà in India, a Jaipur, dal 3 ottobre. La relazione pubblicata approfondisce l’impatto che le nuove tecnologie – in particolare l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e aumentata, i big data – hanno avuto sul settore della gioielleria.

Veniamo raggiunti da una quantità enorme di dati, ma non basta riceverli. “Occorre anche comprenderne la rilevanza e attuare misure idonee per ottimizzare il rendimento – dice Fischler commentando il rapporto pubblicato – Alla fase della raccolta, dunque, devono far seguito quelle della convalida, della comprensione e della protezione delle informazioni”. Resta in piedi una domanda, che poi ne genererà altre: il fascino della gioielleria e l’atto creativo che consente ad un artigiano di produrre un gioiello sono in ogni caso salvaguardati, se si fa ricorso a tutte le opportunità che offre la tecnologia? Come proteggiamo la creatività e la proprietà intellettuale? Le leggi sul copyright sono al passo con i tempi? Insomma la nuova sfida è continuare ad adornarsi di gioielli ma godere nello stesso tempo dei benefici di un ambiente virtuale creato dalla tecnologia. Il settore della gioielleria deve garantire performance sia nella vendita digitale sia in quella fisica e deve essere consapevole che spesso i clienti possono essere connessi ad uno o più dispositivi.

Un recente rapporto McKinsey ha osservato: “Strumenti come Chat GPT e altri modelli di base stanno cambiando il gioco dell’Intelligenza Artificiale, portando la tecnologia di assistenza a un nuovo livello. Hanno, infatti, ridotto i tempi di sviluppo delle applicazioni e hanno rafforzato le capacità degli utenti non tecnici“. La classificazione e l’identificazione delle gemme sono un esempio. Fino a poco tempo fa, si trattava di discipline che dipendevano interamente da esperti umani, e quindi inevitabilmente soggette alla fallibilità umana. I gemmologi esperti sono abili nel rilevare minime variazioni nei colori, nelle inclusioni e nella luce riflessa da varie gemme, ma un’accuratezza del 100% è umanamente impossibile. Ogni valutazione, dunque, deve essere considerata un’opinione. Con il tempo, man mano che questi sistemi di classificazione e identificazione basati sull’intelligenza artificiale si abituano a riconoscere un numero sempre maggiore di modelli, si creano sistemi automatizzati che hanno un potenziale di accuratezza e ripetibilità quasi infinito.

Stéphane Fischler

In quale direzione stiamo andando? Ecco Fischler: “Pensiamo al lancio di Apple Vision Pro. Ha sorprendenti capacità di calcolo. La generazione più giovane si sta avvicinando sempre di più alla realtà virtuale o aumentata. Da un punto di vista tecnologico, dunque, i rivenditori devono pensare ad investire sempre di più nelle strategie VR e AR. Dovranno dotarsi di competenze necessarie per ottimizzare l’uso dei dati che ricevono tramite VR e AR. Di conseguenza, è necessario che valutino attentamente il rapporto costi-benefici dell’investimento in persone, hardware e software. Produzione, classificazione, marketing: l‘intelligenza artificiale e gli strumenti di realtà aumentata e virtuale stanno creando nuove possibilità per la catena di fornitura dei gioielli. Ne parlava già Ashley Dudanerok, esperto di marketing, durante il webinar della CIBJO Jewellery Industry Voices che si è svolto nel giugno 2020. Spiegava che l’avanzamento dell’IA e l’adozione diffusa delle tecnologie AR e VR fanno sì che la pubblicità personalizzata e mirata e i contenuti su misura siano destinati ad accrescere il loro ruolo nel branding e nel marketing“.

La tecnologia non è un’insidia ma un’opportunità, insomma non deve essere vista come il problema, il nemico, perché il commercio al dettaglio e l’interazione in negozio con i clienti restano sempre fondamentali. “La tecnologia migliorerà e non allontanerà l’esperienza in negozio – conclude Fischler  – è compito di ciascun operatore del settore integrare la tecnologia nelle proprie attività, scoprendo il modo migliore e il giusto mix per attrarre, informare, impressionare e fidelizzare i propri clienti. Il segreto è utilizzare la tecnologia a sostegno dell’innovazione e della fiducia, a sostegno del proprio nome o marchio. Per prosperare in questo nuovo mondo, dobbiamo innovare per non rimanere indietro. L’obiettivo è trovare nuovi modi per raccontare la nostra storia, perché quando si tratta di sostanza – le gemme, i metalli preziosi e i gioielli spettacolari – tutto rimane uguale. Sono senza tempo“.

www.cibjo.org


The impact of virtual reality on the jewellery industry: Technology Committee publishes CIBJO report

The Technology Committee, headed by Stéphane Fischler, has prepared the tenth pre-congress special report dedicated to CIBJO 2023, which will be held in Jaipur, India, from 3 October. The published report delves into the impact that new technologies – in particular artificial intelligence, virtual and augmented reality, and big data – have had on the jewellery industry.
We are reached by an enormous amount of data, but it is not enough to receive it. “We also need to understand its relevance and implement appropriate measures to optimise performance,” says Fischler, commenting on the published report. “The collection phase must therefore be followed by the validation, understanding and protection of the information. One question remains, which will generate others: is the fascination of jewellery and the creative act that enables a craftsman to produce a piece of jewellery safeguarded in any case, if all the opportunities offered by technology are used? How do we protect creativity and intellectual property? Are copyright laws up to date? In short, the new challenge is to continue to adorn oneself with jewellery but at the same time enjoy the benefits of a virtual environment created by technology. The jewellery industry needs to ensure performance in both digital and physical sales and be aware that customers may often be connected to one or more devices.

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