Giovanni Raspini: “Superstones/Gioielli dal cuore della Terra”

A Milano in mostra un progetto creativo senza confini

Anello Danza delle Meduse

Ad ogni elemento ha attribuito una funzione speciale per dare un’identità più audace al gioiello, senza per questo snaturarlo. L’usuale non abita le nuove creazioni di Giovanni Raspini e lo racconta con la mostra “Superstones/Gioielli dal cuore della Terra”, allestita presso la Fonderia Napoleonica Eugenia dove sarà visitabile gratuitamente dal 24 maggio al 2 giugno.

Impiegando, in sostituzione delle classiche gemme, pietre e minerali di ogni tipo, provenienza e aspetto, agli occhi si svelerà una nascosta bellezza della natura narrata da trenta audaci gioielli capaci di sprigionare valore scientifico ed emozionale insieme: la collana Stone Reef, con madrepore della barriera corallina modellate in bronzo e pietre nate nelle viscere della Terra; la collana Pappagalli, per la quale ha utilizzato bronzo dorato per le grandi foglie tropicali, smalti colorati per ricoprire gli uccelli svolazzanti, e il verde profondo della malachite che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu decorato da un’intensa azzurrite e da delfini in argento dorato; il bracciale Drago, sontuoso e imponente con un frammento di quarzo color arancio-ruggine incastonato nella testa del mostro; la collana Bollicine in pregevole calcedonio color violetto e bolle sferiche in bronzo bianco e luminose perle barocche…

Pensavo a Superstones da molto tempo, con l’idea eccentrica di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche. Ho così scoperto un mondo affascinante e misterioso da cui partire per creare gioielli assolutamente non convenzionali, per stile, ricchezza e dimensione. È una sfida importante quella di Superstones”, spiega Giovanni Raspini, “poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello tiene conto ed è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi. Con grande passione abbiamo cercato minerali da ogni parte del mondo, che fossero bellissimi, rari ed affascinanti. Naturalmente, come per le altre mostre del nostro brand, Superstones è anche una grande opera collettiva, da me ideata, ma con diversi collaboratori di alto livello che hanno portato il loro contributo concettuale ed artistico”.

Per Superstones, Giovanni Raspini ha coinvolto interlocutori professionali ed esperti del settore e, grazie al rapporto con l’Università di Firenze, si è instaurata una proficua collaborazione col professor Giovanni Pratesi, geologo e divulgatore scientifico di fama internazionale, già conservatore delle prestigiose raccolte mineralogiche del Museo di storia naturale di Firenze.

La mostra sarà visitabile gratuitamente per dieci giorni per poi spostarsi a Roma, presso la Coffee House di palazzo Colonna, dal 7 al 9 giugno, ed a Catania, presso palazzo Biscari, dal 28 al 30 giugno.

giovanniraspini.com


Giovanni Raspini: “Superstones/Jewels from the Heart of the Earth”

A boundless creative project on display in Milan

Each element has been given a special function to give a bolder identity to the jewelry, without distorting it. The usual does not inhabit Giovanni Raspini’s new creations, and he tells it with the exhibition “Superstones/Jewels from the Heart of the Earth,” set up at the Fonderia Napoleonica Eugenia where it will be open to visitors free of charge from May 24 to June 2.
Employing, in place of classic gems, stones and minerals of all types, provenance and appearance, the eyes will be revealed to a hidden beauty of nature told by thirty bold pieces of jewelry capable of releasing scientific and emotional value together: the Stone Reef necklace, with coral reef madrepores fashioned in bronze and stones that are born in the bowels of the Earth; the Parrots necklace, for which he used gilded bronze for the large tropical leaves, colored enamels to cover the fluttering birds, and malachite, a mineral of the most intense green that recalls, in shape and color, the deep, pulsating heart of the Amazon jungle; the Profondo Blu ring decorated with intense azurite and dolphins in gilded silver;

the Dragon bracelet, sumptuous and imposing with a fragment of orange-rust-colored quartz set in the monster’s head; the Bollicine necklace in exquisite violet-colored chalcedony and spherical bubbles in white bronze and luminous baroque pearls…

“I had been thinking about Superstones for a long time,” Giovanni Raspini reveals, “with the eccentric idea of substituting, in my creations of unique pieces, minerals and stones for the usual gems: using shiny crystals, minerals with phantasmagorical colors, sizes and shapes, rare stones, materials unknown to most, but also corals and baroque pearls. I thus discovered a fascinating and mysterious world from which to create absolutely unconventional jewelry, in style, richness and size. It is an important challenge that of Superstones,” he continues, ”since the decoration and structure of the jewelry itself takes into account and is in perfect stylistic harmony with the stones used, which become true narrative fragments. With great passion we searched for minerals from all over the world that were beautiful, rare and fascinating. Of course, as with the other exhibitions of our brand, Superstones is also a great collective work, designed by me, but with several high-level collaborators who brought their conceptual and artistic contributions”.

For Superstones, Giovanni Raspini felt the need to involve professional interlocutors and experts in the field, and thanks to the relationship with the University of Florence, a fruitful collaboration was established with Professor Giovanni Pratesi, an internationally renowned geologist and popularizer of science, former curator of the prestigious mineralogical collections of the Museum of Natural History in Florence.

The exhibition will be open for free for ten days before moving to Rome, at the Coffee House in Palazzo Colonna, from June 7 to 9, and to Catania, at Palazzo Biscari, from June 28 to 30.

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