Fondazione Altagamma : Premio Giovani Imprese Altagamma Believing in the Future, anche a due aziende orafe

Per la gioielleria si aggiudicano il contest SABBA e SO-LE Studio, espressione dell’eccellenza, della creatività e della cultura Made in Italy

Tra gli otto premiati nei diversi settori rappresentati dalla Fondazione, dunque, ben due aziende orafe, SABBA e SO-LE Studio, perché ambasciatrici del ‘fare italiano’. A loro il programma di mentorship con momenti di formazione, consulenza, business strategy e affiancamento offerti in partnership con Borsa Italiana, Elite e SDA Bocconi.

Stefania Lazzaroni, direttrice Altagamma

Questo è un periodo molto positivo per la gioielleria di alta gamma: il valore del mercato mondiale si è attestato nel 2021 sulla quota record di 22 miliardi, recuperando ampiamente le perdite dell’annus horribilis della pandemia, e crescendo del +7% anche rispetto al 2019. Le previsioni dell’Altagamma Consensus indicano un’ulteriore crescita a doppia cifra anche nel 2022 (+10%).

Spiega Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma.

La mission di Fondazione Altagamma, dal 1992, è quella di generare una sana competizione tra le aziende, realtà che si differenziano l’una dall’altra ma accomunate dall’impegno e dall’innovazione perché siano espressione di qualità, di eccellenza e di quelle tante sfaccettature del ben fatto che rivestono particolare importanza nell’economia del Paese. Il contest Giovani Imprese Altagamma – Believing in the Future offre gli strumenti idonei al loro percorso di crescita insieme a nuove opportunità nell’ecosistema italiano.

La gioielleria italiana, in particolare, sta vivendo un periodo di straordinario fermento creativo testimoniato anche dal Premio Giovani Imprese Altagamma che, per la prima volta, raddoppia i premiati in questa categoria, attribuendolo a due realtà emergenti ed entrambe significative delle tendenze che vanno affermandosi tra i consumatori mondiali. SO-LE Studio si inserisce all’interno di un approccio sempre più diffuso all’economia circolare e alla sostenibilità da parte del mondo dell’alto di gamma. […] Alessandro Sabbatini di Sabba arricchisce, con uno sguardo visionario e un uso creativo di forme e colori, la tradizione dell’alta gioielleria italiana, dedicandosi alla produzione di pochissimi pezzi, un solo speciale esemplare.”  Ha proseguito la Direttrice.

In occasione della sua settima edizione, il premio bissa nell’ambito della gioielleria riconoscendo a SO-LE Luna e Sabba la vocazione, la responsabilità, la volontà ed il coraggio di investire in progetti sempre più impegnativi e oltre gli standard. Per entrambi il concetto di singolarità e l’attitudine a resistere a lungo, praticabili per vie diverse, sembrano essere essenziali.


SO-LE Studio

SO-LE Studio dal 2017 è sotto la guida del direttore creativo e fondatrice Maria Sole Ferragamo, la cui missione è trasformare materiali di scarto, rimanenze recuperate e rigenerate in creazioni uniche.

Il concetto di bellezza e di unicità lei ce l’ha nel sangue: la sua genia è tra quelle più conosciute al mondo, la Salvatore Ferragamo, da cui ha preso il talento e la determinazione a guardare avanti con idee molto ambiziose. Questo premio è un’affermazione dell’italianità a cui la sua famiglia ha contribuito a dare prestigio, ma anche la celebrazione del suo personale concetto di innovazione. Materia o design, cosa determina lo stile?

Maria Sole Ferragamo si racconta così:

Maria Sole Ferragamo, direttore creativo SO-LE Studio

«Guardo avanti facendo del mio design una riflessione sul riuso conferendo a questo elemento naturale una preziosità molto vicina ad altre, per consuetudine legittimate ‘nobili’». 

Sono nata e cresciuta in un contesto dove la materia, la pelle, è all’origine di tutto. La resilienza, oggi termine di gran moda, è un suo valore antichissimo perché è viva ed in quanto tale ha la capacità di rinascere. Una versatilità poco usuale che amo assecondare sdoganandola dal settore in cui è regina, la pelletteria. Guardo avanti facendo del mio design una riflessione sul riuso conferendo a questo elemento naturale una preziosità molto vicina ad altre, per consuetudine legittimate ‘nobili’.  Ribalto le pratiche precostituite ma l’innovazione fine a se stessa non porta a nulla per questo la affianco o, addirittura, la sostituisco ai materiali canonici perché altamente performante e non merita di essere destinata all’ombra.

Interpreta una nuova eccellenza disegnando forme modernissime che spesso tiene legate ad un passato assai remoto, una cifra stilistica di certa attrazione. È il risultato di una evoluzione culturale di cui dà prova nelle composizioni trovando nel riciclo un altro dei suoi punti focali. Cosa vuol dire lavorare eticamente?

Parto dall’idea che ci vuole rispetto per tutto ciò che ci circonda, perché ogni cosa ha un proprio ruolo, persino quello che chiamiamo ‘scarto’. Le sue potenzialità sono inenarrabili per questo l’ho eletto elemento imprescindibile delle mie creazioni in cui ritagli, scampoli, trucioli di metallo (ottone) diventano protagonisti, mutuati a volte dal colore. Ho a cuore la missione ambientale e in un’ottica di un percorso produttivo sempre più sostenibile combino la dimensione estetica con quella green nel rispetto della Terra. Esploro la passione ereditata costruendo e decostruendo, osando l’immaginazione fino a quando armonia, leggerezza e funzionalità diventano una sola entità, una condizione fondamentale per raggiungere esiti formali fluidi ed eleganti, una bellezza pulita che mi dice che il gioiello è ‘maturo’. Una sfida molto appassionante.”


SABBA Jewels

Fondata nel 2014 da Alessandro Sabbatini, Sabba è la più pura idea di gioiello con il necessario per essere definito un’opera arte: un solo esemplare realizzato da sapienti mani.

La grandeur dell’alta gioielleria è il focus delle sue creazioni, pezzi unici palesemente elitari, capaci di far sognare in un tempo in cui dilaga la frivolezza estetica. È giovane e, non senza una buona ragione, pensa in grande perché grandi siano i risultati e senza mai smarrire la filiera dei valori. In questo tempo iper veloce in cui buttare via sembra essere la nuova consuetudine, lui percorre una parallela forma di sostenibilità: durare!

Cosa significa ora fare arte?
Il mio unico desiderio è di rallentare, di tirare il freno a mano. Sono sempre stato guidato dal desiderio di creare oggetti complicati, stravaganti, preziosi, rari, che possano restare nel tempo e marcare i momenti speciali di chi vorrà aggiungerli alla propria collezione.

Alessandro Sabbatini, founder SABBA Jewels

«Amo la rarità, le emozioni irripetibili e la bellezza di non avere l’immediata disponibilità».

Ha un obiettivo: attivare un cambiamento antitetico, ovvero, infondere l’amore per le cose – belle – per poterle tramandare. Maniaco della perfezione e con un talento che l’ha portato nella Grande Mela, alla Fd Gallery, è ora tra i nomi più prestigiosi. Cosa si auspica per il futuro? 
Vorrei che Sabba jewels rimanesse in questa dimensione contenuta, rappresentato in pochissimi luoghi e con una produzione limitata a pochissimi pezzi. Quando visito le mie città preferite mi piace andare alla ricerca delle piccole boutique che trovo solo lì, che non sono ad ogni angolo del pianeta. Amo la rarità, le emozioni irripetibili e la bellezza di non avere l’immediata disponibilità. Amo aspettare per poter avere qualcosa che mi piace. Amo che SABBA jewels sia una realtà piccola ma che possa far sognare in grande le donne che lo indossano.

Questo premio cosa rappresenta per lei?
Sono davvero onorato per aver ricevuto questo riconoscimento. È il frutto di tanta passione sia mia che di tutte le persone che collaborano con me e che rendono possibile che i nostri gioielli arrivino alle donne e alle famiglie che li scelgono. Sono orgoglioso di far parte di questo club di eccellenza e farò il possibile per portarne alto il nome.

https://altagamma.it/

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