Marchiatura degli oggetti in metalli preziosi, dal 15 dicembre l’Italia entra a far parte della convenzione di Vienna

Lo scorso 15 maggio il Parlamento ha approvato, in via definitiva, la legge n. 55, recante “Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in metalli preziosi, con Allegati, fatta a Vienna il 15 novembre 1972”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 26 maggio 2023. Successivamente, il 15 settembre, la nostra Ambasciata a Stoccolma ha notificato al Depositario della Convenzione, il Ministero degli Affari Esteri svedese, lo strumento di ratifica.

 L’Italia, pertanto, entrerà a far parte, a pieno titolo, della Convenzione a partire dal 15 dicembre 2023. Da quella data i tre laboratori incaricati (al momento) potranno iniziare ad apporre, sugli oggetti in metalli preziosi, il marchio comune di controllo.

Cos’è la Convenzione?

La Convenzione (nota come Convenzione di Vienna o Hallmarking Convention) è un accordo internazionale tra Stati in materia di commercio transfrontaliero di oggetti in metalli preziosi, sottoscritto a Vienna il 15 novembre 1972 da Austria, Finlandia, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Svezia e Svizzera. Il suo scopo è quello di “facilitare il commercio internazionale di oggetti in metalli preziosi, garantendo, nel contempo, la tutela del consumatore richiesta dalla particolare natura di questi prodotti”.
 
Tale finalità è perseguita attraverso la previsione di specifici requisiti tecnici che devono essere verificati, prima dell’immissione in commercio, da appositi organismi designati dai singoli Stati contraenti (Uffici del Saggio o Assay Offices) mediante procedure ugualmente stabilite dalla Convenzione. In caso di esito positivo, l’Ufficio del Saggio appone sugli oggetti uno specifico marchio, denominato Marchio Comune di Controllo.

I marchi comuni di controllo

I prodotti recanti tale marchio possono essere, quindi, commercializzati liberamente in tutti gli Stati sottoscrittori della Convenzione, senza dover sottostare ad ulteriori controlli e/o marchiature.
 
Attualmente gli Stati firmatari la Convenzione sono Austria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera e Ungheria.

I perché dell’adesione dell’Italia

Dopo il definitivo ritiro, nel marzo del 2005, dopo oltre 12 anni di inutili trattative, della proposta di direttiva per il ravvicinamento delle legislazioni nazionali in materia di titoli e marchi presentata dalla Commissione e preso atto degli ostacoli frapposti da numerosi Stati membri alla effettiva applicazione del “mutuo riconoscimento”, il Governo italiano, in accordo con le associazioni di categoria,  ha ritenuto che l’adesione alla Convenzione fosse l’unica strada per favorire le esportazioni del settore orafo, gioielliero e argentiero verso i Paesi c.d. “Hallmarking”, ovvero quegli Stati ove vige un controllo “a priori” (e relativa marchiatura) degli oggetti in metalli preziosi.

L’iter di adesione

Il Ministero dello Sviluppo Economico, pertanto, nel marzo del 2011 presentò domanda di adesione alla Convenzione. Dopo l’esito positivo della visita dell’Inspection Team, avvenuta all’inizio di settembre, e il parere favorevole dello Standing Committee, espresso nella riunione svoltasi a Varsavia il 19 settembre di quello stesso anno, si è avuto, purtroppo, il veto, pretestuoso e immotivato, della Repubblica Ceca che è stato possibile superare, grazie al lavoro diplomatico svolto, anche ai massimi livelli, dalle nostre autorità e al supporto di molti altri Stati contraenti, solo dopo sette anni.
 Nell’ottobre del 2018, finalmente, è stato formalizzato l’invito al nostro Paese di aderire alla Convenzione. Con l’approvazione, nel maggio di quest’anno, della legge n. 55 e la susseguente notifica dello strumento di ratifica al Depositario, si è concluso l’iter di adesione che, pertanto, diverrà effettiva dal prossimo 15 dicembre.

Gli Uffici del Saggio in Italia

Come già detto, gli Stati contraenti designano gli Uffici del Saggio autorizzati ad effettuare i controlli e ad apporre il Marchio Comune di Controllo.
 L’art. 3 della legge n. 55/2023 individua negli Uffici del Saggio del sistema camerale, quelli designati ad apporre il Marchio Comune di Controllo previsto dalla Convenzione, insieme al marchio di cui all’art. 34, comma 1, D.P.R. 30 maggio 2002, n. 150, (c.d. Italia turrita) quale loro identificativo.

I relativi laboratori, pertanto, devono essere accreditati per la certificazione del titolo dei metalli preziosi e delle loro leghe in conformità alla  norma  UNI CEI EN ISO/IEC 17025.
 
Al momento, quindi, gli Uffici del Saggio designati sono quelli delle Camere di Commercio di Alessandria e Asti, Arezzo e Siena e Vicenza.
 Come si può facilmente notare, tutti gli Uffici del Saggio sono, per ora, ubicati nell’Italia centro-settentrionale. Sarebbe, quindi, auspicabile l’istituzione, nel prossimo futuro, di un Ufficio del Saggio anche nel centro-sud, affinché anche le imprese orafe, gioielliere e argentiere del Meridione possano beneficiare pienamente dell’adesione alla Convenzione.

I LABORATORI ABILITATI

C.C.I.A.A di Alessandria e Asti

Laboratorio Allmarks s.r.l.
via Mario Baiardi, 33
15048 Valenza (AL)
Tel. +39-0131-381529
E-mail: info@allmarks.it
Sito: www.allmarks.it


C.C.I.A.A. di Arezzo e Siena
Arezzo Sviluppo
Laboratorio SAGOR
Via Lazzaro Spallanzani, 29
52100 Arezzo
Tel. +39-0575-984196/7
E-mail: info@sagoritalia.it
Sito: www.sagoritalia.it


C.C.I.A.A. di Vicenza
Made in Vicenza
Laboratorio Metalli Preziosi
Via Isonzo, 19
36077 Altavilla Vicentina (VI)
Tel. +39-0444-994868
E-mail: labmetallipreziosi@madeinvicenza.it
www. madeinvicenza.it/it/laboratorio-saggio-metalli-preziosi/


From 15 December, Italy joins the Convention on the Control and Marking of Precious Metal Objects

On 15 May last, Parliament approved, definitively, Law No. 55, entitled ‘Accession of the Italian Republic to the Convention on the Control and Marking of Precious Metal Objects, with Annexes, done at Vienna on 15 November 1972’, published in the Official Gazette No. 122 of 26 May 2023.
Subsequently, on 15 September, our Embassy in Stockholm notified the Depositary of the Convention, the Swedish Ministry of Foreign Affairs, of the instrument of ratification. Italy, therefore, will become a full member of the Convention as of 15 December 2023. From that date, the three laboratories in charge (at the moment) will be able to start affixing the common control mark on precious metal objects.

What is the Convention?

The Convention (known as the Vienna Convention or Hallmarking Convention) is an international agreement between states on cross-border trade in precious metal objects, signed in Vienna on 15 November 1972 by Austria, Finland, Norway, Portugal, Sweden and Switzerland.

Its purpose is to ‘facilitate international trade in articles of precious metals, while ensuring the consumer protection required by the particular nature of these products’. This aim is pursued through the provision of specific technical requirements that must be verified, before being placed on the market, by special bodies designated by the individual contracting States (Assay Offices) by means of procedures also laid down in the Convention.

In the event of a positive result, the Assay Office affixes a specific mark, called the Common Control Mark, to the objects.

Products bearing this mark can then be marketed freely in all the states that are signatories to the Convention, without having to undergo further controls and/or marking.

The current signatory states of the Convention are Austria, Cyprus, Croatia, Czech Republic, Denmark, Finland, Hungary, Ireland, Israel, Latvia, Lithuania, the Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Serbia, Slovakia, Slovenia, Sweden, Switzerland and the United Kingdom.

The reasons for Italy’s accession
After the definitive withdrawal, in March 2005, after more than 12 years of fruitless negotiations, of the proposal for a directive for the approximation of national laws on titles and marks presented by the Commission and having noted the obstacles placed by many Member States in the way of the effective application of ‘mutual recognition’, the Italian Government, in agreement with the trade associations, considered that accession to the Convention was the only way to encourage exports of the gold, jewellery and silver sector.

In October 2018, the invitation to our country to accede to the Convention was finally formalised.

With the approval, in May of this year, of Law No. 55 and the subsequent notification of the instrument of ratification to the Depositary, the accession process was concluded and will therefore become effective on 15 December next.

The Wise Men’s Offices in Italy

As already mentioned, the Contracting States designate the Assay Offices authorised to carry out controls and affix the Common Control Mark. Article 3 of Law No. 55/2023 identifies the Assay Offices of the Chamber of Commerce system as those designated to affix the Common Control Mark provided for by the Convention, together with the mark referred to in Article 34, paragraph 1, Presidential Decree No. 150 of 30 May 2002 (so-called turreted Italy) as their identification mark.

The relevant laboratories, therefore, must be accredited for the certification of the title of precious metals and their alloys in accordance with UNI CEI EN ISO/IEC 17025.
At present, therefore, the designated Assay Offices are those of the Chambers of Commerce of Alessandria and Asti, Arezzo and Siena, and Vicenza.

.

POST COMMENT

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *