Vacheron Constantin: la precisione infinita

Una ricerca di eccellenza che ruota sul motto: “Fare meglio, se possibile, ed è sempre possibile”

270 anni di maestria tecnica ed estetica. L’inizio è segnato da Jean-Marc Vacheron, a Ginevra, firmando nel 1755 un contratto di apprendistato, considerato l’atto di fondazione della Maison.

Ogni esemplare rispecchia il motto della Maison “Fare meglio, se possibile, ed è sempre possibile”, ovvero, raggiungere sempre nuove vette, dare vita a innovazioni, in particolare nel campo delle complicazioni e della precisione cronometrica (simboleggiata dalla croce di Malta, emblema della Maison dal 1880, ispirata alla forma di un componente dei primi movimenti che migliorava la forza costante della molla) dal primo orologio con calendario registrato negli archivi della Manifattura nel 1790 all’orologio Les Cabinotiers The Berkley Grand Complication del 2024, dotato di ben 63 complicazioni. Tutti gli anniversari importanti sono celebrati con segnatempo straordinari perché, come spiega Christian Selmoni (dal 2010 direttore artistico della Manifattura svizzera) “Parlare della straordinaria tradizione della Maison è una cosa, concretizzarla è un’altra. Ognuno di questi anniversari è contrassegnato da segnatempo che illustrano alla perfezione i valori coltivati nella Manifattura dal 1755.”
 
Oggi, la nuova campagna di comunicazione, rende omaggio alla costante aspirazione di Vacheron Constantin verso la perfezione: 270 anni di maestria tecnica ed estetica.


Woodkid, musicista francese e direttore artistico che collabora con la Maison da tre anni, in particolare su programmi di mentoring, ha composto la musica dedicata a questa lunga ricerca di eccellenza, celebrata anche nel coffee-table book Time is Art, pubblicato da Thames & Hudson, che valorizza la Maison attraverso l’obiettivo di diversi fotografi, ognuno dei quali cattura una visione artistica unica dei segnatempo.

Woodkid

Ripercorrere il passato di Vacheron Constantin significa analizzare gran parte della storia dell’orologeria; essendo una delle più antiche Maison in attività, abbiamo senz’altro un maggiore dovere della memoria. Lo si è capito fin dal 1755, dunque sentiamo la responsabilità di preservare e perpetuare questa storia per le generazioni future. I nostri archivi sono molto ricchi: contengono numerosi documenti scritti e fotografici che testimoniano tutti i dettagli della produzione della Manifattura nel corso dei secoli, e ripercorrono la storia della Maison nella cornice della sua espansione internazionale. L’archivio comprende anche strumenti e componenti d’epoca, oltre a una collezione privata di oltre 1.600 segnatempo che rappresentano un’antologia degli stili orologieri nel corso dei secoli“. Ha precisato Christian Selmoni


Vacheron Constantin: infinite precision

A quest for excellence that revolves around the motto: “Do better if possible, and it is always possible.”

270 years of technical and aesthetic mastery. The beginning is marked by Jean-Marc Vacheron, in Geneva, signing an apprenticeship contract in 1755, considered the founding act of the Maison. Each timepiece reflects the Maison’s motto “Doing better, if possible, and it is always possible,” that is, always reaching new heights, giving rise to innovations, particularly in the field of complications and chronometric precision (symbolized by the Maltese cross, the Maison’s emblem since 1880, inspired by the shape of a component in early movements that improved the constant force of the spring) from the first calendar watch recorded in the Manufacture’s archives in 1790 to the Les Cabinotiers The Berkley Grand Complication watch of 2024, equipped with no fewer than 63 complications. All of the important anniversaries are celebrated with extraordinary timepieces because, as Christian Selmoni (artistic director of the Swiss Manufacture since 2010) explains, “Talking about the extraordinary tradition of the Maison is one thing, materializing it is another. Each of these anniversaries is marked by timepieces that perfectly illustrate the values cultivated at the Manufacture since 1755.”

Woodkid French musician and artistic director who has been working with the Maison for the past three years, particularly on mentoring programs, composed the music dedicated to this long quest for excellence, also celebrated in the coffee-table book Time is Art, published by Thames & Hudson, which enhances the Maison through the lens of several photographers, each capturing a unique artistic vision of the timepieces.

“Tracing the past of Vacheron Constantin means analyzing a large part of watchmaking history; as one of the oldest Maisons in business, we certainly have a greater duty of memory. This has been understood since 1755, so we feel a responsibility to preserve and perpetuate this history for future generations. Our archives are very rich: they contain numerous written and photographic documents that testify to all the details of the Manufacture’s production over the centuries, and trace the history of the Maison in the framework of its international expansion. The archive also includes period instruments and components, as well as a private collection of more than 1,600 timepieces that represent an anthology of watchmaking styles over the centuries.” Christian Selmoni pointed out

POST COMMENT