
Piaserico pronta a lasciare Federorafi, ecco la nostra terna
Sono in corso le consultazioni per la nuova presidenza di Confindustria Federorafi, e il settore si prepara a quello che è ormai un classico momento di passaggio. Claudia Piaserico sta per concludere il suo mandato, e l’associazione si appresta a voltare pagina. Come sempre accade in queste occasioni, iniziano a circolare i nomi, si fanno ipotesi, si soppesano curriculum e si cerca di capire quale direzione prenderà la scelta.

Allora, anche io mi sono divertito a ragionare su una possibile “terna”, tanto per non restare a guardare. Tre nomi che non passano certo inosservati: Alessia Crivelli, Cristina Squarcialupi e Giordana Giordini.
Attenzione, perché dalla Toscana arrivano segnali forti. Cristina Squarcialupi, attuale presidente del Club degli Orafi, è una figura consolidata e rispettata, mentre Giordana Giordini, presidente della sezione orafi di Confindustria Toscana Sud, è tra le più presenti e attive nei tavoli istituzionali. Sono amiche, e anche alleate: in ogni caso, entrambe hanno dimostrato di saperci fare. Insomma, due cavalli di razza, e uno solo può partire.
Squarcialupi e Giordini sono due amiche ed anche alleate, entrambe hanno dimostrato di saperci fare
Guardando alle ultime presidenze – Licia Mattioli per il Piemonte, Ivana Ciabatti per la Toscana, Claudia Piaserico per il Veneto – viene naturale chiedersi se stia agendo una sorta di turnazione geografica non scritta. A questo giro, volendo seguire quella logica (la Campania è in questo momento evidentemente poco interessata), toccherebbe di nuovo al Piemonte. E Alessia Crivelli, in quel contesto, rappresenta una candidatura più che plausibile. Imprenditrice capace, visione moderna, grande impegno per i giovani e per il futuro del comparto: non le mancano né la voglia di fare né l’autorevolezza per assumere un ruolo di primo piano.

Naturalmente, dopo tre presidenti donna, qualcuno potrebbe pensare a un ritorno alla “parità” – qualunque cosa significhi in un settore dove le donne, a dirla tutta, hanno dimostrato di guidare molto bene. Se si guarda alla Lombardia, potrebbe spuntare il nome di Dimitri Stella: figura riservata, poco incline ai riflettori, ma con uno standing che pochi possono vantare. Il vero nodo, semmai, sarà convincerlo a mettersi in gioco.
Poi c’è l’ipotesi di rottura. Se si decidesse di mettere da parte la logica della turnazione distrettuale e si puntasse su un nome fuori quota, allora si potrebbe fare spazio a Enrico Peruffo. Vicentino, giovane ma osservatore attento del settore. Sarebbe una scelta interessante, anche solo per dare un segnale diverso.

Nel frattempo, Claudia Piaserico si prepara al suo congedo e non poteva mancare l’ultima passerella ufficiale: sarà a Vicenzaoro, come da copione. E chissà che proprio nei giorni della fiera non si assista anche al passaggio di consegne. Sarebbe una scena perfetta: la chiusura di un cerchio davanti al pubblico qualificato.
Insomma, siamo nel pieno di quel momento in cui si mischiano aspettative, trattative e un pizzico di diplomazia. Le voci si rincorrono, gli equilibri si studiano, e la Federorafi del futuro – che dovrà affrontare sfide sempre più complesse – si costruisce anche così, tra chiacchiere di corridoio e decisioni che contano.
Chi sarà a indossare la prossima collana presidenziale? Ancora non lo sappiamo. Ma ormai il sipario si è alzato. E qualcosa ci dice che lo spettacolo sarà interessante.
Vedremo.

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