Piccole attività responsabili per il 20-25 % della raccolta di oro del mondo e per l’85 per cento dell’estrazione di diamanti grezzi e altre gemme
Un corposo documento per scandagliare approfonditamente il fenomeno delle miniere artigianali: lo ha prodotto il London’s International Institute for Environment and Development. Il report è sostanzioso e contiene dati e strategie per considerare le piccole miniere di oro e diamanti come una soluzione e non un problema.
Il primo significato associato a questo segmento produttivo dalla relazione – il cui titolo originale è “Responding to the challenge of artisanal and small-scale mining” – è sicuramente la possibilità di essere fonte sostenibile di sostegno finanziario per milioni di persone attualmente in condizioni di povertà.
Le miniere estrattive piccole o su scala artigianale (acronimo inglese: ASM, Artisanal and small scale mining) coinvolgono 20-30 milioni di persone in tutto il mondo, dato che aumenta da 3 a 5 volte considerando anche i soggetti indirettamente sostenuti dalle loro attività. Le ASM generano un reddito di circa 5 volte superiore a tutte le altre attività di tipo rurale o forestale e impiega un numero di addetti 10 volte superiore dell’estrazione mineraria su larga scala.
I piccoli minatori sono responsabili per il 20-25 per cento della raccolta di oro del mondo e per l’85 per cento dell’estrazione di diamanti grezzi e altre gemme. La sfida indicata nella relazione è quella di puntare a rendere sostenibili tutte queste attività, rendendo le condizioni di lavoro più eque e sane e con minore danno per l’ambiente.
La relazione definisce un ASM come quella che sfrutta giacimenti piccoli o marginali, senza grossi capitali, alta intensità di manodopera e scarso accesso ai mercati; contestualmente presentano bassi standard di tutela della salute e della sicurezza e hanno un impatto significativo sull’ambiente. Dal punto di vista geografico, sono molto diffuse in Sud America ma anche nel Sud Est Asiatico e naturalmente in Africa.
Le soluzioni indicate dal rapporto del London’s International Institute for Environment and Development partono dalla conoscenza, passando per un network di miniere e il potenziamento della capacità di dialogo con gli altri interlocutori del sistema. Del fenomeno si sono interessati anche organismi internazionali comeil Diamond Council of America e il Responsible Jewellery Council.