Il futuro del gioiello? L’analisi dei principali top manager al mondo.

C’è il digitale nel futuro del gioiello, così come in quello delle fiere . Il post Covid sta delinenado nuovi scenari ma soprattutto ridisegnando la partecipazione futura agli eventi di settore

C’è il digitale nel futuro del gioiello, così come in quello delle fiere. In un momento in cui la crisi conseguente al Covid-19 ha cambiato le regole del gioco, rendendo difficili – o a volte impossibili – gli spostamenti e facendo rinviare gli appuntamenti globali, abbiamo chiesto ai direttori delle maggiori fiere mondiali di gioielleria che prospettive vedono all’orizzonte per il settore, cercando di tracciare, dall’Italia agli Usa e dall’Asia all’Europa, un quadro delle previsioni dal punto di vista privilegiato di chi ogni giorno opera per supportare le aziende. E conoscendo meglio chi opera dietro le quinte degli eventi più importanti.


Marco Carniello

Cosmopolita e triatleta, Marco Carniello guida la divisione gioielleria e moda di Ieg – Italian Exhibition Group (presidente Lorenzo Cagnoni, ceo Corrado Peraboni), l’operatore fieristico quotato su Mta di Borsa Italiana che organizza gli eventi internazionali di Vicenzaoro e Oroarezzo e gestisce l’agenda nazionale degli eventi B2B del settore orafo gioielliero in Italia. Nato a Padova da padre friulano e madre svizzera tedesca, Carniello si è formato in ingegneria gestionale e dopo un master allo IESE di Barcellona è entrato nei gruppi americani Accenture e Bain&Company come consulente strategico. Trasferitosi a Londra si è occupato del marketing di Avis Rent a Car e quindi, rientrato in Italia, ha assunto la direzione commerciale di un’azienda di accessori e abbigliamento in un’operazione di private equity. Da quattro anni si dedica con passione all’organizzazione e allo sviluppo delle fiere orafe di Ieg

La situazione macroeconomica è ancora incerta e disomogenea nelle diverse aree del mondo ma guardiamo al futuro con ottimismo. C’è una grande voglia di rilancio che le aziende e gli operatori hanno condiviso da subito con Ieg. Voice – Vicenzaoro International Community Event è nato proprio per dare voce all’iniziativa e allo spirito imprenditoriale dei protagonisti della filiera che chiedono di riprendere le relazioni internazionali con i mercati di riferimento.

Il rilancio per il Made in Italy è in gran parte legato ad aree come Cina, Usa, Middle East e Hong Kong. Segnali positivi stanno arrivando dal mercato domestico e dalla vicina Europa, che ci aspettiamo di incontrare in fiera. Con Voice, primo evento internazionale a presentare live le novità di oltre 300 aziende e un programma di incontri con i grandi protagonisti internazionali della industry, diamo un segnale forte al mondo che il settore è vivo, continua a produrre bellezza e può guidare il rilancio della gioielleria nel mondo.


Stefanie Mändlein

È dal 2015 direttrice di Inhorgenta. Laureata in economia, in precedenza è stata responsabile vendite di un’agenzia di distribuzione. Arrivata alla Fiera di Monaco Mändlein ha condotto Inhorgenta su un binario più moderno: nuova concezione dei padiglioni, miglioramento delle opportunità espositive (?) e un attraente programma collaterale.
Grazie a queste strategie innovative e spinte creative, sotto la guida di Mändlein Inhorgenta è diventata la fiera europea di maggior successo per gioielli, orologi e pietre preziose, una posizione che vuole in futuro consolidare.

Nella gioielleria oggi sono due i temi di attualità: l’integrazione tra commercio online e offline e la sostenibilità, come emerso anche da un’indagine tra espositori e visitatori a Inhorgenta 2020. La digitalizzazione negli ultimi anni ha mutato il comportamento dei consumatori: il cliente si aspetta di avere a disposizione tutto l’assortimento, sia online che offline e l’integrazione tra e-commerce e negozio è quindi chiave.

In particolare per i giovani la visita in negozio deve essere un’esperienza facile da condividere sui social: il 64% di venditori e produttori ci ha detto di avere avuto risultati buoni o molto buoni dall’utilizzo dei social e da offerte online (56%). In futuro per la vendita fisica saranno importanti anche la realtà aumentata e virtuale, come gli smart mirror. Per restare competitivi e poi cruciale la sostenibilità, che l’80% dei nostri intervistati ha nella propria filosofia aziendale. Molti fornitori utilizzano materiali riciclati o materie prime sostenibili. Questo comporta sfide come la credibilità delle certificazioni o la trasparenza nell’intera filiera e favorisce le manifatture locali, che danno valore alla tradizione artigianale e alla produzione sostenibile.

Inhorgenta supporta tutto l’anno i suoi clienti con un’offerta formativa diversificata e favorisce la condivisione di conoscenza nell’industria. Il 22 ottobre in Trendfactory per la prima volta digitale, affronteremo con esperti i temi del momento.


Ronny Totah

Dopo aver lavorato per 10 anni con il padre, nel 1990 Ronny Totah ha fondato con il suo partner la Horovitz & Totah SA, divenendo negli anni lo specialista nel campo degli zaffiri del Kashmir e delle perle naturali.
Il suo motto è sempre stato servire l’industria anche in campo etico, per questo non perde occasione d’impegnarsi nei diversi organismi commerciali. Come presidente della commissione per la nomenclatura dell’Ica dal 1991 al 1995 ha spinto nella direzione di una piena divulgazione nel campo delle pietre preziose. Crede infatti fortemente che educare gli amanti delle gemme e dei gioielli sia importante per far capire ai clienti cosa acquistano.
Membro del consiglio di amministrazione del Swiss gemmological laboratory (Ssef) dal 1990 e vicepresidente della Swiss association of precious stones dealers, la politica di Totah è commerciare solo pietre naturali e non trattate, orgoglioso e onorato dell’affidabilità riconosciuta all’azienda in tutto il mondo. Nel 2017 con Thomas Faerber ha fondato Gem Genève, un evento di nuova generazione che si svolge a Ginevra

Non sappiamo quale sarà la situazione in futuro e lo scopriremo solo quando ci si presenterà davanti. Per quanto riguarda la gioielleria vintage, ci sarà un livellamento verso il basso, perché indipendentemente dal posizionamento precedente al Covid, siamo tutti sulla stessa barca, perché tutti stiamo soffrendo. Quando si ripartirà le aspettative generali saranno più basse e i prezzi caleranno.

Questo non potrà accadere nella gioielleria tradizionale, influenzata dal prezzo dell’oro, in forte ascesa, e credo che questo settore soffrirà della diminuzione del potere d’acquisto e anche per il fatto che le persone dovranno tornare ad avere voglia di acquistare un gioiello.

Per quanto riguarda le fiere, il virus porterà mutamenti e certamente aumenterà l’utilizzo del digitale, cosa che molti stanno valutando, Le “vecchie” fiere stanno avendo problemi, ma chi riesce a cambiare velocemente può farcela. Per quanto ci riguarda, Gem Genève è stata confermata a novembre, con un lieve cambio di data dall’1 al 4, in seguito allo spostamento di Hong Kong, in modo da permettere ai nostri espositori che volevano farlo di partecipare ad entrambe e questo è stato molto apprezzato. Crediamo che da questa crisi usciremo anche grazie ai valori umani, che portano con sé risultati economici.


Gannon Brousseau

Gannon Brousseau lavora dal 2006 in Emerald, nel quale è vicepresidente esecutivo del Jewelry, Antique and Design group. Oltre a gestire team che organizzano più di 40 eventi ogni anno, siede anche nel consiglio d’amministrazione di Jewelers for Children ed è membro del prestigioso 24 Karats Club e del comitato del Jeweler’s of America Gem Awards.
Prima di approdare a Emerald, ha iniziato la carriera nel settore del lusso lavorando per Ralph Lauren e Gucci. Californiano d’origine, vive a Manhattan con moglie e figlio.  

Siamo in un momento di grande incertezza e non è possibile ipotizzare cosa porteranno i prossimi mesi. Purtroppo nessuno di noi ha la sfera di cristallo. Detto questo, continueremo a monitorare da vicino la situazione del Covid e gradualmente riporteremo le nostre comunità a riunirsi fisicamente in modi che coniughino comfort e sicurezza. È una fortuna che il nostro evento sia ospitato nell’incredibile location del Wynn e lavoreremo insieme a loro per implementare ogni protocollo raccomandato dagli esperti, per garantire la salute e la sicurezza di tutti. Inoltre, stiamo favorendo occasioni che permettano ai nostri designer, brand e dettaglianti di imparare gli uni dagli altri, creando una “nuova normalità” per il nostro settore.

Negli ultimi mesi tutti ci siamo abituati agli eventi virtuali, che fossero conferenze, webinar o discussioni online. E sebbene crediamo che non sostituiranno mai l’esperienza dell’incontro fisico, penso che continueremo a sfruttare la tecnologia in qualche misura, anche quando torneremo agli eventi in presenza, per aggiungere valore e migliorare l’esperienza globale.


Sarin Block Bachmann

È il vicepresidente del Reed Jewelry Group, che annovera nel proprio portafoglio Jck, Luxury, Jis e Jck virtual events, nonché Jck Magazine. Come direttore di Jck e Luxury, Bachmann sovrintende a tutti gli aspetti del più grande ed iconico evento commerciale e formativo del Nord America. Sotto la sua guida Luxury by Jck team ha vinto il Top 50 Fastest Growing Show e il Top 100 Fastest Growing Show Attendance. Bachmann ha poi incrementato del 24% la soddisfazione degli espositori e ottenuto il maggiore tasso in assoluto di fedeltà dei partecipanti. Attualmente siede nei board della American Gem Society e della Women’s Jewelry Association, nelle commissioni Consumer Marketing e Gem Awards dell’associazione Jewelers of America, nel comitato consultivo del Jck Industrial Fund ed è membro del prestigioso 24 Karat Club.

Molti gioiellieri americani hanno registrato forti vendite a giugno, probabilmente dovute ad una domanda repressa dei consumatori. Il mercato del lusso di alta gamma è particolarmente forte. Nel sondaggio sui trend dell’industria 2020 del Jck, che sarà presentato durante il prossimo Jck Virtual Show dal 10 al 14 agosto, i gioiellieri hanno affermato che le vendite di gioielli per matrimoni e con gemme di colore e diamanti sono alte e gli intervistati sono ottimisti riguardo al loro futuro. I dettaglianti stanno potenziando le proprie capacità di vendita online e le azioni di marketing e vendita attraverso i social media. La riapertura dei negozi negli Usa al momento varia da stato a stato, ma la maggior parte dei gioiellieri ha implementato i protocolli di sicurezza, come shopping ed eventi virtuali, vendite click-and-collect, shopping su appuntamento o a ingresso limitato, aumento della sanificazione, richiesta di utilizzare le mascherine e sforzi di fidalizzazione.

Anche Jck Events si è velocemente convertito a un format digitale, per dare ai gioiellieri la possibilità di mettere a punto strategie e approvvigionarsi per il prossimo anno. Jck Virtual riunirà l’intera industria globale per riconnettersi, tenere incontri, fare affari e partecipare ai Jck Talk, sessioni formative virtuali.


Louis Chan

Louis Chan, Assistant Principal Economist (Global Research), Hong Kong Trade Development Council Guida il team di ricerca globale, indicando gli indirizzi di indagine sulle evoluzioni dei mercati americano ed europeo. Per fornire alle Pmi una macro visione che consenta loro di formulare una strategia per l’export, Chan e il suo team monitorano e valutano le performance, i mutamenti di tendenza e la competitività dei settori commerciale, manifatturiero e dei servizi di Hong Kong, a livello industriale. Per facilitare gli sforzi di vendita delle Pmi, monitorano da vicino le emergenti opportunità di business, consumo e approvvigionamento, come le modifiche normative nelle Americhe e in Europa.  Le sue aree di ricerca sono: tendenze e caratteristiche delle maggiori industrie manifatturiere e di servizi di Hong Kong; sviluppi di mercato e commerciali nelle Americhe e in Europa; politiche commerciali e modifiche normative negli Usa e nell’Ue; opportunità di business in America Latina e nell’Europa emergente.

Sia nel campo della fornitura che della domanda globale di gioielleria, la crisi del Covid-19 ha scatenato un terremoto raramente – se non mai – visto in precedenza. Una serie di lockdown nazionali e la chiusura delle aziende in tutto il mondo ha compromesso la catena di fornitura globale e danneggiato la domanda in una misura che nessuno avrebbe potuto prevedere.

Sebbene la pandemia stia mettendo il commercio globale di fronte ad enormi sfide, sta anche offrendo opportunità di fare affari online. L’Hong Kong Trade Development Council (Hktdc) ha intrapreso una serie di iniziative digitali, inclusi webinar e mostre virtuali e sta attivamente attrezzando le piccole e medie imprese che stanno abbracciando l’economia digitale.

Dopo la pandemia, le tecnologie legate all’automazione e all’intelligenza artificiale diventeranno sempre più importanti, quando l’economia e i diversi settori riprenderanno, muovendosi verso la digitalizzazione. Per il comparto della gioielleria, è chiaro che ogni innovazione nel modello di business o nella gestione della catena di fornitura, che utilizzi big-data analytics, soluzioni intelligenti contactless e nuovi canali digitali aiuterà questa trasformazione, che può essere considerata vitale nel mondo post Covid-19.


Celine Lau

Louis Chan, Assistant Principal Economist (Global Research), Hong Kong Trade Development Council Guida il team di ricerca globale, indicando gli indirizzi di indagine sulle evoluzioni dei mercati americano ed europeo. Per fornire alle Pmi una macro visione che consenta loro di formulare una strategia per l’export, Chan e il suo team monitorano e valutano le performance, i mutamenti di tendenza e la competitività dei settori commerciale, manifatturiero e dei servizi di Hong Kong, a livello industriale. Per facilitare gli sforzi di vendita delle Pmi, monitorano da vicino le emergenti opportunità di business, consumo e approvvigionamento, come le modifiche normative nelle Americhe e in Europa. Le sue aree di ricerca sono: tendenze e caratteristiche delle maggiori industrie manifatturiere e di servizi di Hong Kong; sviluppi di mercato e commerciali nelle Americhe e in Europa; politiche commerciali e modifiche normative negli Usa e nell’Ue; opportunità di business in America Latina e nell’Europa emergente.

Se c’è una cosa che il Covid-19 ci ha insegnato è l’importanza della flessibilità nel business, dall’accelerazione della trasformazione digitale delle operazioni al passaggio a luoghi di lavoro totalmente virtuali in brevissimo tempo. Nuovi media, nuovi dettaglianti e piattaforme multicanale reinventate sono stati adottati e messi a disposizione rapidamente. Si è verificata una multiforme trasformazione nei modi di lavorare e veicolare la customer experience, specialmente in un’industria nella quale gli acquisti sono spesso emozionali, dalla quale non si tornerà indietro. In Cina vediamo aziende che sono già al top della propria attività digitale, che lanciano servizi dedicati attraverso app di personalizzazione. La domanda di gioielleria c’è e ci aspettiamo che questo “rimbalzo” degli acquisti si scatenerà ulteriormente quando la situazione si stabilizzerà. Ad esempio, molti matrimoni in Cina, ma anche nel resto del mondo, sono stati rinviati al 2021 a causa della pandemia. Basta pensare alla quantità di gioielli il cui acquisto è stato rimandato e si verificherà nei prossimi mesi.

Come organizzatori della fiera B2B di gioielleria più grande al mondo – Jewellery & Gem World Hong Kong – abbiamo accelerato il passaggio a evento ibrido, abbracciando la nuova era del commercio di preziosi. Stiamo trovando nuove e creative modalità di collaborazione, allineate con la nostra mentalità globale. Nelle prossime settimane condivideremo maggiori dettagli riguardanti i nostri nuovi servizi digitali, che sono una naturale e vigorosa estensione della nostra fiera fisica.

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