Enzo Miccio. Il dandy dei nostri giorni

“Non destinare nulla alla banalità”

Enzo Miccio

È il dandy dei nostri giorni e ha fatto del suo stile un mezzo di espressione. Napoletano doc ma residente a Milano, ha messo d’accordo lo stivale intero in fatto di bon ton. Ama la perfezione e cura il dettaglio ma spettacolarizzare, purché con misura, è il suo diletto. La parola d’ordine è “effetto”. Bisogna osare, stupire, per non destinare nulla alla banalità, ma se la volgarità e la grossolanità fanno capolino non conosce mezze misure e scende in campo pungente, diretto, tagliente. Si è fatto conoscere al grande pubblico come conduttore di reality, ha disegnato una linea di gioielli bridal e una elegante e sofisticata collezione di wedding dress e shoes, è un apprezzato wedding planner e ha scritto alcuni libri sul matrimonio. Pare proprio che alla sua carriera non voglia mettere limiti. Proviamo dunque a conoscerlo meglio.

Sono pochi i fortunati che hanno fatto della loro passione una professione. Qual è stato il suo percorso?
A Milano ho conseguito il diploma presso l’Istituto Europeo di Design e da lì ha avuto inizio un percorso professionale nel settore Moda.§
Da ormai vent’anni, insieme al mio staff di architetti, progetto e realizzo, in Italia e all’estero, special event e luxury wedding con la teatralità che contraddistingue la messa in scena di un’Opera. Mi piace mettermi alla prova, per cui non potevo negarmi alla televisione della quale fanno parte “Wedding Planner”, ora “Diario di un Wedding Planner”, “Ma Come ti vesti?!”, “Shopping Night”, “L’eleganza del Maschio” ed “Enzo Missione Spose”, trasmessi da Discovery Channel sul canale Real Time. Mi sono anche cimentato in una sfida che definirei anche “fisica”, concorrendo come ballerino al programma “Ballando con le Stelle” ed ho fatto parte della giuria di “Notti sul Ghiaccio”, entrambi in prima serata su Rai 1. Tv e anche radio: sono speaker su Radio Italia. In parallelo ho consolidato il mio Brand attraverso numerose linee da me firmate, dagli abiti da sposa ai gioielli “Butterfly”, dai cadeaux de mariage agli Interiors.
Per chi ama leggere, sono in libreria con Il Matrimonio che vorrei; Ma come ti vesti?; Matrimonio da Favola; Cercando Grace; L’eleganza del Maschio.

Se non avesse fatto il wedding planner quale sarebbe stato il suo avvenire?
Non riesco ad immaginarmi in altra veste. Posso ben dire di essermi realizzato nell’ambito che ho sempre sentito come il mio.

Cosa significa essere esteta oggi?
Circondarsi di ciò che si apprezza e non accettare imposizioni esterne legate ai trend della moda. Significa coltivare le proprie passioni, ritagliarsi del tempo da dedicare a se stessi e alla cultura. Nel mio tempo libero frequento mostre, gallerie d’arte e di antiquariato, partecipo a manifestazioni teatrali, opere liriche e concerti, viaggio il più possibile alla ricerca di dettagli provenienti da culture lontane che rappresentano altri concetti di Bello da importare e reinterpretare in un modo personalissimo e unico che possa sentire completamente mio.

Ha disegnato una delicata linea di gioielli bridal per Comete. Ce la può descrivere?
In un giorno che non ammette repliche nulla deve essere lasciato al caso. I dettagli fanno la differenza per questo ho disegnato la collezione come un abbagliante total white dalle dimensioni generose ma leggera e avvolgente come una farfalla – il leitmotiv -, perché metaforicamente con il battito delle ali trasporta la sposa verso una nuova vita di coppia. La collana è la vera protagonista, ideale per un wedding dress bustier; il bracciale riprende la sua texture e trova il momento di massima valorizzazione nel taglio della wedding cake. Gli orecchini sono impercettibili farfalle, chandelier o cerchio. Le fedi, classiche, possono essere personalizzate con data incisa all’interno. I gemelli sono l’unico gioiello che il bon ton consente allo sposo e li ho immaginati come piccole sfere sfaccettate, con carré di disegni decò, di forme e colori diversi.

Camminano ancora separati bijoux e gioielli?
Se un tempo i bijoux erano considerati ornamenti di secondo livello, da utilizzare solo in occasioni informali, oggi hanno conquistato una propria identità e preziosità, trasformandosi talvolta in vera opera d’arte firmati da designer di fama internazionale.

Un gioiello che non deve mancare all’uomo e uno a cui non deve mai rinunciare la donna?
Per l’uomo l’orologio, per la donna almeno un dettaglio che dia personalità al look. Dipende dal tipo di outfit e dalla scollatura. Se a decollété, sarebbe l’ideale optare per un collier importante, se a girocollo consiglierei orecchini chandelier.

Il suo abbigliamento è iper ricercato. Bisogna seguire le tendenze o andare controcorrente?
Le tendenze bisogna osservarle ma reinterpretarle secondo il proprio concetto di stile e la propria personalità. Bisogna cercare di essere stylist di noi stessi creando uno stile personale e unico che ci rappresenti.

Il suo stile di vita vuole, anche, essere un messaggio contro la massificazione crescente della moda?
La mia filosofia nell’abbigliamento consiste nel considerare il vestiario come un modo per esprimere se stessi e comunicare anche attraverso ciò che si indossa. Come dichiaro spesso, la moda è un gioco per dar sfogo alla propria creatività.

L’abbiamo vista in veste di conduttore di reality, di ballerino, di wedding designer. Qual è il prossimo traguardo?
La prossima sfida è rivolta a una maggiore apertura verso l’estero nell’intento di esportare il Made in Italy e il buon gusto anche al di fuori dell’Italia.

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