Chiara Passoni: Jurassic, un gioiello che racconta i segreti del mare

L’incontro con Chiara è una piacevole chiacchierata quasi tra amiche, ho subito l’impressione di avere di fronte una persona vivace, curiosa, con una forte passione che trasmette immediatamente.

Chiara faceva altro nella vita, ma ha sempre avuto la passione per il mare e il gioiello. Ha iniziato il suo percorso ideando alcune collezioni tra cui Jurassic, il suo cavallo di battaglia, focalizzata sul suo pensiero e sull’importanza di Madre Natura, sull’essere in equilibrio con la stessa, rispettarla e valorizzare l’ambiente che ci circonda. È sempre stata una questione basilare nella sua esistenza costruire un volume commerciale etico, caratterizzato da un rispetto profondo per la terra ed i suoi abitanti.

Jurassic è ideata e prodotta con denti fossili di squali preistorici. Il rispetto per questi animali nello specifico nasce dalla possibilità di vederli spesso dal vivo, grazie all’esperienza sviluppata negli anni come guida subacquea nel Mar Rosso: il suo obiettivo è anche cambiare la percezione nel pubblico di questi animali, l’incontro dei quali rappresentava il momento preferito delle escursioni subacquee, il momento “magico”.

L’animale al mondo più pericoloso è il ragno, non certo lo squalo, che è stato dimostrato essere innocuo se non attaccato o ‘preso alla sprovvista’, attaccano per curiosità, non per caccia. Questi animali osservati nel loro ambiente hanno un fascino straordinario che deve essere preservato dal punto di vista biologico e paesaggistico marino. Per quanto riguarda l’osservazione va affermato che si tratta di un’esperienza unica, che bisogna vivere per poter comprendere veramente fino in fondo.”

Ci vuole rispetto per il mondo naturale, faunistico. Essere a tu per tu con lo squalo ti dà una sensazione di fortuna indescrivibile, profonda. Uscire dall’acqua è quasi un compromesso, una fatica, vorresti prolungare l’incontro. Il fatto che questi animali siano ridotti quasi all’estinzione, senza nessun tipo di controllo, richiederebbe che il “dentino di squalo” nell’utilizzo come amuleto fosse bandito.

Non è possibile né giustificabile utilizzare un dente che deriva da una pesca sconsiderata, che prenda origine dalla distruzione e dallo spreco. Chiara cerca di trasmettere più consapevolezza nelle persone, nel rispetto e nell’equilibrio tra uomo e ambiente.

Dal mercato dei fossili Chiara ha acquistato questi denti di animali preistorici, sviluppando l’idea di creare gioielli particolari, nei quali anche le forme a cui si ispira rimandano a parti del corpo dello squalo, oppure a chele di granchietti. In ogni caso si trova sempre nel design un legame profondo col mare.

Il Cuff è l’emblema della collezione, è la mascella dello squalo, che per Chiara rappresenta il suo sorriso, che poesia. Ogni pezzo della collezione è curato fino all’estremo e presenta sul retro la parte della gallery, dell’incassatura delle pietre, che è forgiata con forma di onde. Inoltre su ogni pezzo sul retro è inciso “respect your nature”, che significa sia rispetta Madre Natura sia rispetta il tuo essere profondo.

Chiara ci trasmette quello che sente rispetto a questo mondo, al mondo marino, a Madre Natura. Si tratta non solo di gioielli ma di monili che devono essere percepiti con una modalità più intensa, più avvolgente. Vanno indossati con orgoglio, per mostrarli ma anche per quello che rappresentano. Esprimono un racconto ed hanno la capacità di condurti in un mondo magico, in particolare utilizzando anche denti di Megalodonte, molto grossi.

Per questo motivo possono essere intesi anche come amuleti, con la caratteristica di fornire grande forza.

Per quanto riguarda i colori dei denti Chiara preferisce non modificarli; la colorazione dipende dal terreno nei quali si sono sedimentati per millenni, e non ce ne è uno uguale all’altro, nessun pezzo sarà identico, avranno sempre questa caratteristica di unicità.

Anche la grafica di presentazione, ed il copy della brochure che è più un libricino di racconto, rappresenta un’interpretazione del mondo di Chiara, che finisce con la citazione “aude aliquid dignum”. Si tratta di pezzi unici, considerati una via di mezzo tra gioielli e pezzi d’arte.

 

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