Altaroma 2020: riflettori puntati sui talenti emergenti


Cala il sipario sull’edizione invernale della Roma Fashion Week che nei giorni scorsi ha animato la Capitale grazie a un ricco calendario di sfilate ed eventi dedicati ai brand indipendenti e alle nuove leve del fashion.

Con oltre 15.000 presenze e più di 150 marchi coinvolti, la manifestazione curata da Altaroma si riconferma vetrina di riferimento per i new designer.

Una vocazione emersa anche dalle parole di Silvia Venturini Fendi, a capo del cda: «Oggi Altaroma agisce di fatto come un incubatore creando, attraverso i propri progetti un circuito virtuoso, volto alla scoperta e alla promozione dei nuovi talenti del Made in Italy. Sempre di più siamo percepiti come punto di riferimento e opportunità concreta di visibilità e crescita per tantissimi giovani designer alle prime armi e, in molti casi, rappresentiamo una porta di accesso al mondo del lavoro e ai mercati, soprattutto per giovani creativi provenienti dal centro-sud Italia».


Tra i progetti di maggior successo presentati all’interno del format capitolino, Showcase Roma, appuntamento giunto alla sua quinta stagione e supportato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia ICE, che ha acceso i riflettori su 56 brand di abbigliamento e accessori: startup e label contraddistinte da produzioni sostenibili e dall’utilizzo di materiali innovativi.

Come quella del pugliese Cristiano Ferilli, ideatore di una linea di occhiali in legno di fico d’India, o quella di Italo Marseglia, che ha scommesso sul “sustainable fashion” per le sue creazioni sartoriali realizzate con elementi di scarto di origine pregiata. O ancora, il marchio NI•DO che realizza borse “sfruttando” i materiali prodotti in eccesso dall’industria del lusso, il beachwear di Repainted in lycra italiana rigenerata, i pezzi unici di Adelaide Carta, a base di sughero e tessuti rigorosamente animal free.

Progetti che sottolineano l’attenzione crescente di Altaroma nei confronti di tematiche quali l’innovazione tecnologica, la sostenibilità e l’economia circolare.

«Nell’ultimo triennio Altaroma ha contribuito a introdurre nuova linfa nel sistema moda italiano, ottimizzando inoltre le sinergie con Firenze e Milano»

ha ribadito la Fendi, fresca di rinomina alla presidenza della società.


La rosa dei marchi che si sono alternati negli spazi dell’Ex Caserma Guido Reni – consueto headquarter della manifestazione – ha incluso anche alcuni dei nomi emergenti più interessanti del panorama jewelry italiano, come Giulia Barela, artefice di vere e proprie sculture indossabili che nella nuova collezione Memento diventano simbolo di empowerment femminile, la poliedrica designer milanese Carolina Ravarini con le sue creazioni caratterizzate dalla costante presenza di una “punta di giallo” – ogni pezzo «vuol portare un po’di sole con sé» – e Giuliana Mancinelli Bonafaccia, riconosciuto talento della gioielleria di ricerca contemporanea che proprio ad Altaroma ha presentato la sua prima collezione nel 2013.

www.altaroma.it


Andres Romo by Andrès Romo

Eleganza timeless venata di romanticismo per la collezione dell’omonimo designer di origine messicana.


Antonio Martino

Dettagli di armature, kimono e paraventi finemente decorati si scorgono nelle creazioni dello stilista salernitano che ha fatto dei tessuti pregiati, delle applicazioni preziose e della cura sartoriale la sua cifra distintiva.


Asciari

Artigianalità made in Sicily e stile essenziale sono i pilastri del brand messinese che per l’Autunno Inverno 2020-21 ha messo in scena un’originale reinterpretazione dello stile british.


Damiano Marini

Audacia e femminilità sono le coordinate entro cui si muove la nuova collezione di Damiano Marini, apprezzato shoe designer romano che attraverso le sue creazioni coniuga sapientemente eccellenza della tradizione calzaturiera italiana e design.


EllemenTi

Le creazioni firmate EllemenTi derivano da uno studio molto accurato delle diverse caratteristiche del corpo femminile. Un modus operandi che dà origine a capi ricercati e trasformabili.


Ferilli Eyewear

Sono realizzati in sikalindi, un particolare materiale ricavato dalle pale del fico d’india, gli occhiali da sole che portano la firma dell’ottico e ortottista pugliese Cristiano Ferilli.


Irma Cipolletta

Due mondi apparentemente antitetici – l’universo onirico della moda e quello dell’architettura – dialogano nelle borse di Irma Cipolletta, un concentrato di alto artigianato e design.


Noova

Abbracciano i trend più attuali le sneaker di ispirazione trekking di Noova, brand che ha fatto della sperimentazione cromatica e materica il suo cavallo di battaglia.


Pugnetti Parma

Vitelli dal Veneto, cuoi dalla toscana, ottone e acciaio nautico per le borse Pugnetti Parma, piccoli capolavori di alto artigianato dalle forme semplici e lineari.


Repainted

Sono realizzati interamente in lycra italiana rigenerata i costumi da bagno e i capi della linea di beach couture targata Repainted.


Sartoria 74

Terza collezione per il brand partenopeo di Francesca Ciccarelli specializzato in smoking da donna. L’Autunno Inverno 2020-21 segna un ampliamento della collezione con abiti, tute e camicie dai tagli sartoriali.


Spendthrift

Temi grafici e giochi di colore rappresentano il “core” del marchio fondato da Federico Cancelli e Marco Cuccagna. Inizialmente focalizzato sulla t-shirt, «l’indumento più casual di sempre», il progetto si è ampliato includendo elementi legati al mondo della maglieria e a quello dei capispalla.


Villa Trentuno

Il barocco settecentesco siciliano è al centro della sontuosa collezione di borse Autunno Inverno 2020-21 di Emilia Poli, mente creativa di Villa Trentuno. Peculiarità del marchio toscano, la possibilità di personalizzare il prodotto in ogni aspetto, dalla scelta dei materiali alle eventuali decorazioni.


Bav Tailor

Materiali naturali o riciclati certificati e silhouette geometriche sono i marchi di fabbrica di Bav Tailor, il brand di “sustainable luxury” che porta il nome della sua fondatrice e che si fregia di prestigiosi riconoscimenti per il suo impegno a favore della sostenibilità ambientale.


Carolina Ravarini

Le creazioni di Carolina Ravarini sono caratterizzate dalla costante presenza di una “punta di giallo”, «quel riflesso di luce che si intravede inclinando il gioiello, in grado di emanare positività e bellezza in chi li indossa».


Chiara Perrot

Gioca con i volumi, arricchendoli con lavorazioni preziose, interventi pittorici e stampe Chiara Perrot, architetto-stilista di Napoli a capo dell’omonimo brand che durante la quattro giorni capitolina ha presentato la nuova collezione evening.


Darin Hachem

Fondato nel 2018 da Darin Hachem e Fernanda Gallardo, il brand basato a Milano riprende nella costruzione dei capi le influenze dei Paesi d’origine delle designer, rispettivamente Libano e Messico.


Fili Pari

La costante ricerca di materiali e fibre altamente innovativi è la prerogativa del brand di Francesca Pievani e Alice Zantedeschi, che ad Altaroma ha presentato una serie di capi realizzati con un uno speciale microfilm indossabile brevettato a base di polvere di marmo. Un materiale altamente performante (impermeabile, traspirante, antivento, ritardante di fiamma e resistente all’abrasione) declinato su sei modelli di giacche no season che rivisitano il concetto tradizionale di capospalla.


Gall

Fondato nel 2014 da Justin Gall e Chiara Nardelli, Gall è un brand completamente vegan dalla vocazione sperimentale. Fulcro di ogni collezione, la funzionalità, un aspetto che trova espressione nelle tasche removibili, nei cappucci nascosti e nei moduli trasformabili applicati ai diversi capi.


Iuri

Più che accessori, sono veri e propri oggetti di design le borse del marchio Iuri. A renderle subito riconoscibili, le linee geometriche, gli inserti a rilievo e i dettagli metallici.


Matteo Pressamariti

«Sono nato negli anni ‘90 e quasi tutti i ragazzi della mia età si cimentavano nel “truccare” i motorini». Il progetto di Matteo Pressamariti parte da questo ricordo dell’adolescenza. «È stato il primo approccio a una progettazione, io e i miei amici avevamo come una nostra piccola officina personale». Il designer ripropone così innesti di metallo, viti e bulloni nella sua collezione di sneaker “ibride” e unisex, in cui i processi artigianali convivono insieme a materiali tecnici e a elementi-simbolo del mondo dello sportwear.


Michele Chiocciolini

Suede e pelle per le creazioni di Michele Chiocciolini, progetto “in progress” di accessori Made in Italy che rispecchia la poliedricità del suo fondatore. Designer, pittore, grafico e architetto, scandaglia le molteplici espressioni del contemporaneo, reinterpredandole secondo la sua personale visione.


Roni

Tradizione artigianale e forme concettuali convivono nell’universo stilistico della fashion designer di Tel Aviv con base a Milano. La sua moda è caratterizzata da silhouette decostruite e lavorazioni sartoriali che danno luogo a capi dall’anima ibrida, audaci e al contempo eleganti.


Susana Madrid 

Un flirt esotico ed esuberante delinea le estrose calzature di Susana Madrid, risultato di un accurato processo di ricerca applicato a produzioni sostenibili e progetti socialmente impegnati. La gamma di proposte include scarpe basse, tacchi medi e tacchi alti per rispondere alle esigenze delle donne contemporanee.


Vanadio23

Indossare fisicamente un’opera d’arte. Questa l’idea di partenza che ha portato Andrea Semeghini a sviluppare la linea d’abbigliamento Vanadio23. Un progetto eclettico in cui i codici del workwear dialogano con le arti figurative attraverso stampe e composizioni pittoriche


Virginia Severini

Si intitola “Magnifica” la collezione di borse Autunno Inverno 2020-21 della designer perugina Virginia Severini, tra cui spiccano le minaudière in materiali inaspettati (come legno di acacia, marmo e ottone) realizzate rigorosamente a mano.


Woobag

Fondato da due giovani architetti di Treviso con la passione per la moda e la sperimentazione, Sara Da Dalt e Sheila Pierobon, il brand di borse si contraddistingue per la sperimentazione sui materiali, quella sul legno in particolare che attraverso un lungo procedimento viene reso morbido e flessibile come cuoio.


Adelaide C.

Nasce dall’esigenza di trovare una soluzione artigianale ecosostenibile che non sacrifichi lo stile il brand della designer sarda Adelaide Carta, che si fregia delle certificazioni mondiali vegan PETA, LAV, Fur free. L’attenzione ai materiali si intreccia alla valorizzazione della cultura della Sardegna, che risalta nei dettagli di sughero e nelle stampe tradizionali, interpretate con lavorazioni all’avanguardia, forme pulite e colori decisi.


Adelbel 

La tradizione sartoriale italiana trova la sua espressione più eclettica nelle creazioni di Adele Barbetta: capi sofisticati dai volumi oversize e dai tagli geometrici che strizzano l’occhio al passato e al mondo dello sport.


Adrianhats

Spirito nomade e carattere classico per i cappelli di Veronica Adriani. Per la collezione Autunno Inverno 2020-21 l’ispirazione arriva da lontano – più precisamente dalla Birmania – e attinge alla leggenda diffusa nella cultura PA-O secondo la quale l’omoninma tribù discenderebbe dall’unione di un alchimista e un drago.


Alberto Audenino

Savoir faire e innovazione si mescolano nei capi realizzati dal giovane talento torinese, testimonianza di un Made in Italy che mira a coniugare alto artigianato e materiali di ricerca. La nuova collezione dello stilista si ispira all’universo gotico e a quello della disco anni ‘80, tra colori scuri e brillanti, silhouette attillate e ampie spalline.


Arrabal

Si ispira all’arrivo del tango a Parigi negli anni ’20 la collezione di Agos Zwiener, stilista argentina basata a Milano dalla carriera pluridisciplinare. La rosa diventa leitmotiv negli abiti a rete ricamati a mano e nelle bluse, ricorrendo anche sulle giacche sottoforma di maxi spilla in metallo.


Eleonora Riccio

Lanciato nel 2018, quello di Eleonora Riccio è un progetto Made in Italy votato all’etical fashion. Tutto all’interno delle sue collezioni è rigorosamente green. A partire dai tessuti utilizzati, ricavati da filati organici e tinti con colori naturali grazie all’ausilio di tecniche artistiche.


Gaetano Pollice

«Le mie borse sono delle donne vissute in epoche lontane, che conservano tutto il mistero di una tradizione fatta a mano e non si imbarazzano nel camminare tra le strade di un presente che è già futuro». Questa la filosofia che si cela dietro le creazioni di Gaetano Pollice, piccoli scrigni che si fanno interpreti contemporanei dell’antica arte del Tombolo, particolare tecnica di ricamo diffusa in Molise sin dai primi anni del ‘500.


Gentile Catone

Un caleidoscopio di delicate ispirazioni e visioni futuristiche delinea le creazioni di Francesco Gentile e Chiara Catone, coppia nella vita e nel lavoro. Il marchio si fa portavoce di una femminilità spontanea e incisiva, venata di nostalgia ma al contempo estremamente moderna.


Giuliana Mancinelli Bonafaccia

Ricerca della bellezza assoluta e studio dei canoni estetici sono alla base dei gioielli di Giuliana Mancinelli Bonafaccia. Ogni creazione è il risultato di un connubio armonico tra lusso e tradizione Made in Italy.


Hibourama

Si ispira alla Roma degli anni ’70 la collezione Autunno Inverno 2020-21 di Hibourama, uno dei brand più interessanti del panorama capitolino contemporaneo. Le iconiche borse del marchio nato nel 2011 si arricchiscono di nuovi dettagli quali intrecci, ricami e applicazioni.


Les Jeux du Marquis

Calzature artigianali e bracciali genderless compongono le collezioni del brand marchigiano che trae ispirazione dall’universo della selleria e dal savoir faire di tradizione.


Matteo Mars

Sono concepite come pezzi d’arte moderna e caratterizzate da una grande ricchezza di dettagli le calzature disegnate dall’omonimo designer fiorentino che vanta un passato fitto di prestigiose collaborazioni in aziende di caratura internazionale, da Sergio Rossi a Tom Ford.


Officine904

Un continuo e inarrestabile dinamismo creativo tra moda e design definisce il DNA della label di Silvia Pavanello e Paolo Porcu Rodriguez, un laboratorio di stile che unisce design essenziale e texture raffinate. Capo di punta del brand, il Ki.To., iconico capospalla giapponese rivisitato nelle forme, nei materiali e nella manifattura.


Yekaterina Ivankova

Il riutilizzo dei capi vintage e la trasformazione dei prodotti di scarto in nuovi materiali o prodotti di migliore qualità sono alla base del progetto di Yekaterina Ivankova, un mix di sartoria ed eleganza italiana, in cui convivono passato e contemporaneità.


Morfosis

Linee rigorose e dettagli preziosi danno vita alle creazioni di pret-à-couture del brand romano, pensate per una donna raffinata e sofisticata.


Annalisa Caricato

Decorazioni 3D fatte a mano da maestri artigiani italiani e pelle ecofriendly i tratti distintivi delle borse e degli accessori firmati dall’omonima designer. Elemento-simbolo del marchio, la farfalla in metallo con galvanica in oro lucido che riflette la luce come un gioiello.


Caterina Moro

Il concetto di lusso quotidiano è l’idea istintiva della nuova collezione di Caterina Moro, frutto di un’accurata ricerca dei materiali, sartorialità del prodotto e innovazione dei processi di lavorazione. Le stampe con tessuti Wastemark (residui di produzione destinati al macero, recuperati e ricilati) e le tinte bio segnano una svolta green inseguita dalla designer sin dagli esordi.


Disegny

Hanno un’anima street le creazioni di questo brand milanese nato nel 2016 e focalizzato su tre aspetti principali: vestibilità, alta qualità dei tessuti e fabbricazione Made in Italy.


Giulia Barela Jewelry

Quelle di Giulia Barela sono “sculture indossabili” che prendono vita da un lavoro di ricerca focalizzato sul mondo artistico. Non a caso, l’ispirazione principale per la designer è rappresentata dalla Città Eterna, museo a cielo aperto tra arte e cultura.


Italo Marseglia

Tessuti ecosostenibili e stampe sublimatiche digitali, patchwork e pizzo sono al centro della delicata collezione Autunno-Inverno 2020-21 di Italo Marseglia, che per questa stagione ha avviato con la storica Maison Francese Sophie-Hallette un progetto di upcycling, reinventando elementi di scarto di origine pregiata e coinvolgendo anche pellami di scarto dell’industria ittica come il salmone.


Joe Nephis

Il fascino della stravaganza e dell’eccesso che ha scandito la fine degli anni ‘90 e i primi 2000 permea le calzature del giovane designer e produttore calzaturiero Angelo Malaisi. Musa e icona della collezione Autunno Inverno 2020-21, Francesca Cacace, l’estrosa “The Nanny” del telefilm di culto.


Maiorano

Prendono forma da una personale e accurata ricerca artistica le scarpe scultura di Matteo Maiorano, realizzate a mano in Italia e pensate per una donna moderna alla ricerca di unicità ed eleganza.


Moulage

Il brand specializzato in maglieria jacquard mescola tradizione e glamour. Ogni capo è un piccolo capolavoro creato tra ispirazioni art nouveau e artigianalità̀ Made in Italy.


MTOF

Come dipingerebbe Toulouse-Lautrec un carabiniere nel XIX secolo? Questa l’originale domanda che si sono poste Eleonora Abbate, Alessia Beraldin e Bogdan Salau, alla direzione creativa di MTOF – brand fondato da Mario Foroni che da oltre 40 anni opera nel mondo della maglieria – per realizzare la collezione Autunno Inverno 2020-21. Il risultato è un mix burlesco tra universi differenti enfatizzato dall’elemento tattile grazie all’utilizzo di molteplici filati, dal cashmere a quelli tecnici.


NI•DO

Artificiale e naturale si fondono armoniosamente nelle creazioni del duo creativo composto da Nicola Massardi e Domiziana Bertelli. Il brand utilizza i materiali prodotti in eccesso dall’industria del lusso Italiana – creando così una rete di economia circolare – prestando particolare attenzione alle lavorazioni, rigorosamente manuali e create in piccoli laboratori. «L’idea è quella di sviluppare un nuovo concetto di esclusività, imperniato sull’unicità di ogni singola creazione».


Pescepazzo

Nato dall’idea di Laura Mendolia, ventiseienne taorminese, il brand rivisita la “coffa siciliana”, ovvero la classica borsa in paglia realizzata a mano intrecciando le foglie di palma nana dell’isola, reinterpretandola in chiave moderna, con un pizzico di ironia.


Programma

Approccio minimal e dettagli sartoriali per il marchio di Davide Gallo, da sempre sensibile all’aspetto etico della moda che contraddistingue ogni aspetto del suo lavoro, dall’approvvigionamento dei materiali all’innovazione tessile.


Zeroundici Eyewear

Il brand torinese che porta il nome del prefisso telefonico della città rivisita i modelli classici dell’eyewear in chiave contemporanea attraverso un design ricco di carattere e lavorazioni innovative.

 

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